Curiosità

Giornata dello squalo balena: curiosità su questo particolare animale

Si celebra il 30 agosto la Giornata dedicata allo squalo balena. Si tratta di un animale molto particolare e nonostante la sua stazza è considerato un “gigante gentile” così come lo definisce una nota del WWF. Negli ultimi decenni gli scienziati hanno fatto delle incredibili scoperte su questo animale dei mari e alcune di esse meritano particolare attenzione.

Il 30 agosto, come suggerisce il WWF, si celebra la Giornata dedicata allo squalo balena. Un animale tanto grande quanto tranquillo. Si tratta di un vero gigante dei mari, ma la sua stazza non deve trarre in inganno; la sua indole, infatti, è tutt’altro che aggressiva.

Sono diverse le particolarità che appartengono a questo curioso animale e alcune sono davvero singolari, tanto da meritare una particolare attenzione. Per esempio, un gruppo di scienziati avrebbe scoperto che lo squalo balena ha gli occhi ricoperti da tanti piccoli denti.

Lo squalo balena e le sue particolarità

È noto che gli squali abbiano la pelle ricoperta di scaglie chiamate anche denticoli. Ma un team di scienziati giapponesi avrebbe scoperto che la specie balena possiede questi ‘denti’ anche attorno agli occhi. Quest’ultimi tuttavia si differenziano per struttura e costruzione rispetto ai denticoli presenti sulla pelle. Infatti, i denticoli oculari consentono allo squalo balena di proteggere gli occhi che sporgono su ogni lato della testa. Un’altra particolarità è relativa alla loro età. Un recente studio ha dimostrato che, quasi come con i nodi degli alberi, è possibile scoprire gli anni di questi animale dalle bande di crescita delle vertebre. Uno studio del 2020, infatti, ha confermato che queste bande si sviluppano ogni anno; dunque si è potuto scoprire che, ad oggi, l’animale in vita più longevo ha 50 anni.

Un’ulteriore curiosità che rende queste creature, praticamente, uniche è il loro ciclo riproduttivo. Infatti, un team di scienziati, studiando gli embrioni di squalo balena, ha scoperto che una stessa femmina poteva contenere embrioni in stadi di sviluppo diversi. Come rivela una nota sul sito del WWF, inizialmente gli scienziati avevano ipotizzato che i cuccioli erano stati generati da maschi diversi in tempi diversi. Tuttavia, attraverso il test del DNA si è scoperto che i cuccioli erano di un unico padre. In pratica, dunque, secondo gli scienziati le femmine di squalo balena si comportano come ‘banche del seme‘ che immagazzinano il seme e fecondano le uova per un certo periodo di tempo. In questo modo i cuccioli hanno più possibilità di sopravvivere.

La principale minaccia

A rendere singolari gli squali balena è anche la loro capacità di ritornare sempre nello stesso luogo, nonostante sappiano migrare su grandi distanze. Uno studio su alcuni esemplari dell’Oceano Atlantico ha dimostrato, a tal proposito, che molti esemplari giovani sono tornati nello stesso sito per oltre 10 anni consecutivi. Capire che si trattava dello stesso squalo balena è stato possibile grazie ai pattern unici che possiedono sulla loro pelle. Ognuno, infatti, ha sua precisa ‘costellazione‘ di puntini bianchi che non è mai uguale ad un altro; una sorta di impronta digitale: unica e irripetibile. Girovaghi e allo stesso tempo ottimi padroni di casa, gli squali balena sono minacciati, però, da un rischio che incombe su molte creature del mare (per non dire su tutte).

La plastica rappresenta, infatti, una vero pericolo soprattutto per gli esemplari autoctoni dell’Indonesia. In dati riportati da un team di scienziati risultano, a tal proposito, sconvolgenti. Questi animali, infatti, si nutrono in superficie e tanti di loro ingeriscono quantità letali di plastica. L’inquinamento marino ha un impatto terribile su questi ‘giganti‘ e la situazione è davvero grave. L’Indonesia, luogo in cui abitano molti esemplari, vanta del resto un triste primato rispetto all’inquinamento del mare. Come rivela il WWF i ricercatori hanno scoperto che lo squalo balena può ingerire, potenzialmente, 137 pezzi plastica all’ora. Come ha rivelato un rapporto proveniente da Sabah, in Malesia, un sacchetto di plastica di 46 cm per 32 cm è  stato il responsabile della morte di uno squalo balena. Il WWF esorta dunque: “Notizie come queste devono farci riflettere ogni volta che facciamo la spesa o prendiamo una cena da asporto: evitiamo la plastica monouso e cerchiamo sempre alternative più sostenibili ed ecologiche“.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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