Una famiglia di cinghiali si trova da settimane confinata nel Parco della Maggiolina a La Spezia. L’Oipa, temendo la soppressioni degli animali, lancia un appello al Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. L’associazione animalista chiede di essere sentita sulla vicenda, al fine di trovare una soluzione che rispetti le creature.
Da oltre 13 giorni una famiglia di cinghiali, due femmine e sette cuccioli, si trovano recintati all’interno del Parco della Maggiolina a La Spezia. Il timore che gli animali possano essere abbattuti si è diffuso fra gli animalisti. Associazioni, come l’Oipa, hanno lanciato diversi appelli affinché si proceda con misure di tutela e non di sterminio.
Nonostante le rassicurazioni da parte del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, che avrebbe fatto sapere quanto al momento non si parli di uccisione degli esemplari, l’Oipa chiede comunque di essere ascoltata in merito alla questione. Infatti, al 10 agosto, i cinghiali sembravano destinati al macello.
I cinghiali di La Spezia
L’Organizzazione Internazionale Protezione Animali (Oipa) fa sapere, attraverso un comunicato stampa, di essere ancora attiva sul caso che riguarda i nove cinghiali di La Spezia. L’organizzazione, presente sin dal primo giorno al presidio per la salvezza degli animali, ammette di aver accolto con soddisfazione la dichiarazione del Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti. Il Presidente, infatti, avrebbe al momento rassicurato sul fatto che gli animali non stanno per essere uccisi. Tuttavia, l’associazione comunica di attendere ancora una risposta da Toti e dal suo assessore Alessandro Piana alla richiesta, inviata il 16 agosto, di essere ascoltata sulla vicenda. Affinché i cinghiali di La Spezia siano salvati, Oipa si è rivolta al Presidente della Regione e alla Sezione Faunistica della Polizia provinciale di La Spezia con una lettera inviata il 10 agosto scorso.
A questa si aggiunge una richiesta all’Ispra di accesso agli atti per avere l’intero parere in cui dichiara – come si legge da fonti di stampa – di essere a favore “dell’immediata cattura degli esemplari“; oltre che della “loro successiva traslocazione esclusivamente presso strutture autorizzate per la macellazione“. Come scrive, però, Oipa in comunicato ufficiale, nessuno avrebbe risposto alle suddette richieste. Alessandro Piacenza, responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa avrebbe aggiunto: “Ricordiamo che La Spezia non è in zona rossa per la Psa (peste suina). Sono coinvolte altre province della Liguria anche lontane, quindi viene meno uno dei due motivi indicati da Ispra. Almeno da quanto si legge nelle anticipazioni del parere pubblicate dalla stampa, motivo che viene meno anche perché il rifugio dell’etologo Francesco De Giorgi a Imperia si è reso disponibile da molti giorni a prendere in carico gli animali“.
I punti dell’appello di Oipa
Inoltre, citando la legge n. 17/92 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio nell’Articolo 19 comma 2, Piacenza sottolinea che il controllo delle specie di fauna selvatica si può estendere anche nelle zone vietata alla caccia. Questo qualora si intenda migliorare: “La gestione del patrimonio zootecnico, per la tutela del suolo, per motivi sanitari, per la selezione biologica, per la tutela del patrimonio storico-artistico, per la tutela delle produzioni zoo-agro-forestali ed ittiche“. E il responsabile per la Fauna selvatica dell’Oipa avrebbe anche precisato che tale controllo è esercitato con mezzi ecologici, su parere dell’Istituto nazionale per la fauna selvatica. “Qualora l’Istituto verifichi l’inefficacia dei predetti metodi, le regioni possono autorizzare piani di abbattimento“. Ma, secondo Oipa, non si tratterebbe del caso dei cinghiali di Maggiolina.
A tal proposito, l’Organizzazione Internazionale torna a chiedere un incontro con le autorità destinate a decretare le sorti dei cinghiali. L’Oipa si appella al Trattato di Lisbona che all’Articolo 13 riconosce gli animali come esseri senzienti e sulla Costituzione italiana che, nei principi fondamentali, all’Articolo 9 comma 3 espressamente “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni“. Infine si evidenzia che il Sindaco di La Spezia, Pierluigi Peracchini, con una propria ordinanza, vieta espressamente l’abbattimento dei cinghiali e che la scelta di abbatterli e soprattutto l’atto amministrativo che lo disporrà potrebbe essere considerato “eccessivamente discrezionale” dall’autorità giudiziaria amministrativa che l’associazione valuterà di adire.