Suricato a spasso per Roma: l’insolita vicenda

Ormai la Capitale sembra essere sempre di più un zoo a cielo aperto. L’ultimo avvistamento a Roma corrisponde ad un suricato, un animale ben lontano per natura all’ambiente della città. Difatti, rispetto a questa vicenda sono diversi gli animalisti (e non) che hanno sottolineato quanto l’accaduto sia insolito e poco in linea con l’etologia di questo animale selvatico.

Un suricato, che molti tra adulti e bambini conosceranno per assonanza con Timon uno dei protagonisti de Il Re Leone, si trovava nei giorni scorsi a Roma. L’animale era al centro del quartiere Casal Monastero, poco distante dalla Capitale. Pare che il carnivoro africano fosse detenuto da una donna come animale domestico e che la proprietaria avrebbe poi ammesso di tenere, spesso, libera la creatura. Ma questo ha fatto storcere il naso a tanti.

suricato Roma

Il suricato, di base, non dovrebbe essere un animale domestico e il suo habitat naturale dovrebbe essere ben distante dal caos e il fragore cittadino. Ma ammesso che la creatura fosse detenuta legalmente, per molti ad essere inopportuno è anche il fatto di lasciarlo libero di scorrazzare tra la gente e le auto.

Il suricato in città

Anche se in certi casi si tratta di detenzioni autorizzate e pertanto legali, per chiunque tenga al benessere degli animali risulta comunque inammissibile rinchiudere tra le mura domestiche una creatura della Savana. Infatti, questi animali selvatici, seppur piccoli come il suricato, non potranno mai appagare tutte le esigenze derivate dalla specie e quindi godere di un benessere totale. Inoltre, è bene precisare che tanti animali esotici provengono dal mercato nero e quindi da fenomeni di bracconaggio o altre azioni illegali che mettono in serio rischio la tutela della biodiversità, incentivando il pericolo estinzione. C’è da considerare poi l’aspetto relativo alle specie invasive che, introdotte in un habitat non autoctono, potrebbero risultare un problema grave per le specie natie e per l’equilibrio degli ecosistemi.

suricato

Infine, non si può sottovalutare la questione della zoonosi. Tanti animali esotici, infatti, possono essere la causa involontarie di malattie infettive e spesso mortali anche per l’essere umano. Chiarite le diversi situazioni per le quali non è assolutamente opportuno detenere un animale esotico lontano dal suo ambiente naturale (anche se cresciuto in cattività), risulta importante precisare che, qualora il desiderio di rinchiudere fra quattro mura una specie che dovrebbe vivere nella Savana sconfinata è più forte di ogni senso umano, almeno si pensi a proteggere la sua incolumità e quella degli altri, evitando di lasciarli liberi per le strade cittadine.

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