Un esemplare di tartaruga Caretta Caretta sarebbe stata trovata in un sacco di plastica a Tertenia in una spiaggia della Sardegna. Ad avvistare l’animale in pericolo un turista milanese che si trovava sul litorale di Barisoni nell’Ogliastra.
Avvolta da un sacco di iuta e plastica una tartaruga della specie Caretta Caretta, che sceglie sempre più spesso le coste del Mediterraneo per nidificare, sarebbe stata avvistata in Sardegna presso la spiaggia di Barisoni a Tertenia. La creatura, a serio rischio per la sua sopravvivenza, avrebbe incontrato il primo tentativo di salvataggio da parte di un turista milanese.
L’animale era totalmente ingarbugliato dal corpo estraneo che si trovava abbandonato in mare, complice dei tanti materiali che caratterizzano il fenomeno sempre più drammatico dell’inquinamento da plastica. Fenomeno che rischia di far scomparire molte specie e che minaccia costantemente tutte le creature che abitano le acque.
La tartaruga Caretta Caretta trovata avvolta dal sacco di plastica e iuta presso una spiaggia della Sardegna è l’ennesima vittima dell’inquinamento da plastica in mare. A trovarla un turista milanese che, dopo l’allarmante avvistamento, ha pensato di avvisare i soccorsi; sul posto sono intervenuti gli agenti della Base Navale del Corpo Forestale di Arbatax. Il turista nuotava vicino alla spiaggia di Barisoni a Tertenia (Ogliastra) quando si è imbattuto nell’esemplare di tartaruga in pericolo. L’uomo sarebbe riuscito a prendere la tartaruga e avrebbe cercato di liberare la Caretta Caretta dalla ‘trappola’ che poteva rischiare di diventare letale. Con molta probabilità si sospetta che l’animale abbia scambiato il sacco per cibo, poiché nella bocca erano presenti tracce di plastica.
La ‘trappola’ di plastica aveva già procurato delle ferite alle zampe e al collo della tartaruga. Grazie anche al primo soccorso fornito dal turista l’animale è stato preso in consegna ancora in vita dai Forestali. Quest’ultimi hanno trasportato la Caretta Caretta ad Oristano dagli operatori del Centro di Recupero CreS del Sinis. Come scrive Ansa, la Forestale spiega: “Il senso civico di un cittadino ha salvato la vita al piccolo Tarturo, così battezzato nell’occasione di questo fortuito incontro. Purtroppo la presenza nel mare di rifiuti, come buste, sacchi di plastica, lenze abbandonate, sono un grandissimo pericolo per la sopravvivenza di questa specie. Il Corpo forestale sensibilizza la popolazione, residenti e turisti, invitandoli a non abbandonare nelle aree demaniali costiere materiali plastici di ogni genere“. Il giovane esemplare di circa 5 anni, grazie al salvataggio tempestivo, dopo le dovute cure veterinarie potrà tornare in mare.
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