Oipa, attraverso un comunicato ufficiale, diffonde la nuova campagna contro la sperimentazione animale a cui hanno preso parte 11 associazioni sparse in altrettanti paesi europei. A contribuire al lancio dell’importane messaggio, anche decine di volti noti da sempre impegnati nelle cause animaliste.
Contro l’impiego degli animali nei laboratori arriva la nuova campagna firmata da 11 associazioni europee. Contro la sperimentazione sono 11 i paesi che si sono uniti. In Italia il video che da voce agli animali è stato prodotto e diffuso da Oipa. Impegnati nella campagna di sensibilizzazione anche volti noti che, da sempre, si mostrano a favore dei diritti degli animali.
Le celebrità prestano la loro voce a tre animali protagonisti del filmato. Un beagle, un coniglio e un maialino raccontano le terribili esperienze vissute nei laboratori da cui sono fortunatamente riusciti a salvarsi. Ma la stessa sorte, purtroppo, non tocca ad altri milioni di animali impiegati nella sperimentazione chimica e cosmetica in tutta Europa.
La campagna contro la sperimentazione
Il video della campagna promossa, tra gli altri, anche da Oipa fa parte dell’iniziativa dei cittadini europei Save Cruelty Free Cosmetics – Impegno per un’Europa senza sperimentazione animale. L’obiettivo è di raggiungere un milione di firme convalidate entro il 31 agosto 2022. In questo modo la Commissione Europea dovrà rispondere alla richiesta di eliminare la sperimentazione animale in tutta Europa. Il filmato mostra i test sugli animali e li racconta dalla prospettiva drammatica delle stesse vittime. “Alcuni giorni mi facevano così male le zampe che non riuscivo neanche ad alzarmi. Ero abituato al dolore, ma non scorderò mai i pianti degli altri“; Così Dunia Rahwan, speaker radiofonica del programma Animal House di Radio DJ, dona la sua voce al beagle. A dare voce al coniglio è il conduttore Edoardo Stoppa e le sofferenze fisiche e psicologiche del maialino trovano la voce di Paolo Menegatti, anche lui conduttore radiofonico di Animal House.
Le 11 associazioni (Oipa-Italia, Peta-Germania, Viva!-Polonia, Vgt-Austria, Free-Romania, Nevidimi-Bulgaria, Animals-Portogallo, Sloboda Zvierat-Slovacchia, Sloboda Zvierat-Repubblica Ceca, Pacma-Spagna, Animal Rights-Olanda) sostengono la loro causa affermando: “Questa è un’occasione unica per porre fine alla sperimentazione animale in tutta Europa. Gli animali devono ottenere più firme possibile per garantire che, dopo aver dedotto le firme duplicate e non valide, ne rimarrà almeno un milione“.
Il regolamento europeo
Come spiega ancora Oipa nel comunicato ufficiale che diffonde la campagna, le statistiche rivelano che la Commissione Europea nel 2019 ha stimato 10,5 milioni di animali usati nella sperimentazione. Le principali vittime sono topi, ratti e uccelli, ma spesso anche cani, maiali, scimmie o cavalli. Ciò che allarma e scandalizza è anche il fatto che, nonostante esista un’ampia gamma di metodi alternativi alla sperimentazione animale, il numero degli esperimenti sulle creature non diminuisce in maniera significativa.
Oipa sostiene che non essendo i metodi alternativi obbligatori per legge: “Gli scienziati continuano a condurre test crudeli sugli animali per pura abitudine e diffidenza al cambiamento“. Inoltre, il Regolamento Europeo ha vietato i test sui cosmetici nel 2013, ma risulta che i componenti utilizzati nella cosmetica vengono ancora testati, poiché il REACH, come conclude l’Organizzazione internazionale, è un regolamento contrastante che obbliga a testare comunque le sostanze chimiche per la salute dei lavoratori che lavorano nel settore.