In vista delle prossime elezioni politiche del 25 settembre, diverse associazioni animaliste presentano il manifesto: Anche gli animali votano. Un documento in sei punti dove si chiede che siano rispettati i diritti degli animali in diversi ambiti del vivere civile.
La richiesta delle 15 Ong, che hanno presentato il manifesto Anche gli animali votano, è che ci sia la possibilità di creare un Paese che sia più giusto nei confronti di tutte le creature. L’occasione scelta per diffondere questo importante documento corrisponde con le elezioni politiche che si svolgeranno in Italia il prossimo 25 settembre 2022.
Tra i punti affrontati nel manifesto vi è il randagismo e la richiesta di misure concrete per arginarlo. Ma anche la tutela della fauna selvatica, il veto verso l’impiego degli animali nei laboratori e nei circhi. A queste si aggiungono anche richiesta di tutela degli animali negli allevamenti e diverse forme di protezione a livello giuridico e istituzionale-amministrativo.
Il manifesto Anche gli animali votano è una richiesta esplicita ad inserire tra i piani delle diverse campagne elettorali anche la tutela degli animali. A sostegno delle diverse battaglie guidate, vinte e ancora portate avanti in questi anni, le diverse associazioni animaliste hanno voluto trovare un modo concreto per fare in modo che fenomeni che si pongono contro i diritti degli animali siano abbattuti. A presentare il programma Ong nazionali e internazionali: Animal Equality Italia, Animalisti Italiani, Animal Law Italia, Ciwf Italia, Enpa, Essere Animali, Humane Society International/Europe, Lac, Lav, Leidaa, Lndc Animal Protection, Oipa e Save the Dogs and Other Animals. Il manifesto, come scrive anche Ansa è “indirizzato a partiti, ‘candidati Premier’ e candidati al parlamento, che si fonda sul principio della protezione e della tutela degli animali“, principio che lo scorso 9 marzo è entrato a far parte della Costituzione Italiana.
Nel manifesto le associazioni animaliste sostengono: “La grave crisi climatica, pandemica ed economica derivano anche dallo sfruttamento e dal maltrattamento degli animali“. Inoltre come riporta ancora Ansa, le Ong tengono a precisare: “Gli incendi, il caldo e la siccità senza precedenti hanno avuto gravissime conseguenze sulla fauna selvatica e sugli habitat. Gli effetti sono davanti agli occhi di chiunque voglia vedere. Oggi più che mai sono necessari atti importanti da parte del Parlamento e del Governo sia in sede nazionale che europea e internazionale. La necessità del rispetto per gli animali assume ormai da tempo un ruolo centrale per gran parte dell’opinione pubblica, come testimoniano tutti i sondaggi“. Per cui, la richiesta delle associazione è che anche la tutela degli animali sia inserita nelle campagne elettorali. Il randagismo, le condizioni degli allevamenti, la sperimentazione ed ogni forma di maltrattamento e sfruttamento animale, interessano tutti e meritano di essere presi in considerazione.
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