In caso di incontro con animali selvatici feriti le procedure da assimilare sono ben diverse che con le creature domestiche; per questo è opportuno essere a conoscenza del ‘vademecum’ di base da tenere sempre a mente qualora si presentassero situazioni problematiche che necessitano di assistenza.
Per salvaguardare la fauna è importante essere a conoscenza anche delle procedure da mettere in pratica qualora ci si trovi nella condizione di doversi prendere cura di animali selvatici feriti. Anche se l’istinto potrebbe condurre a portare la creatura a casa o a contattare il veterinario di fiducia, in realtà in entrambi i casi saremmo difronte a procedure scorrette.
È bene sapere, infatti, che gli animali selvatici sono patrimonio indisponibile dello Stato per la legge 157 del 1992; di conseguenza non è possibile appropriarsi di nessun esemplare anche se fatto in buona fede. Quindi prima di incorrere in sanzioni o cause legali è opportuno conoscere, nel dettaglio, ogni regola.
Quando si incontra una creatura selvatica ferita o si è causa, anche involontaria, del ferimento di un animale è importante contattare un Centro Recupero Animali Selvatici (CRAS); qualora non si fosse a conoscenza del centro più vicino è sufficiente inserire nel motore di ricerca del proprio browser “CRAS (+ regione)”. Gli esperti del centro sapranno indicare, già telefonicamente, in che modo comportarsi difronte alle diverse situazioni. Contattare questi centri evita agli animali selvatici di vivere troppo a stretto contatto con gli uomini ed essere poi incapaci di riadattarsi in natura; il CRAS, invece, conosce bene i tempi di azione ed evita all’animale di ‘umanizzarsi‘ troppo. Anche se curare gli animali selvatici a casa potrebbe apparire un gesto di gentilezza e solidarietà, potrebbe rappresentare un pericolo per la sicurezza della creatura.
Oltre a trovarsi in condizioni per lui innaturali, potrebbe rischiare di abituarsi troppo all’accudimento ed essere poi incapace di sopravvivere una volta rilasciato nel suo habitat. Inoltre è necessario sapere che, specialmente alcune creature come ad esempio i cervi, non devono essere toccati, tantomeno accarezzati; quello che, infatti, potrebbe apparire un gesto di gentilezza per alcuni animali selvatici è inteso come pericolo e questo potrebbe traumatizzarli e nei casi più gravi generare persino attacchi di cuore. Meglio anche evitare di fornire acqua e cibo, soprattutto quando non si è sicuri del problema; anche in questo caso un gesto spontaneo di cura potrebbe tramutarsi in un peggioramento della situazione. Utile sapere che Legambiente ha istituto Ecosportello Animali; un servizio online e gratuito per poter trovare indirizzi, numeri di telefono e consigli pratici per aiutare gli animali selvatici in difficoltà.
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