Va a fare un bagno in piscina e lascia il cane chiuso in auto al caldo; questo è solo l’ultimo dei casi arrivati in queste ultime ore. Il fatto è accaduto in Veneto, ma si tratta di un fenomeno distribuito ovunque e che ritorna ogni anno come una vera emergenza; eventi drammatici che spesso terminano nelle peggiori dell’ipotesi.
Le auto in estate possono diventare delle trappole mortali se lasciate sotto il solo rovente per ore; chiudere un cane in macchina è, perciò, un atto estremamente sconsiderato oltre che, oggi, anche punibile dalla legge. Decidere di condividere la propria vita con un animale significa, infatti, prendersene cura in qualsiasi momento; minare alla sua incolumità è un reato.
Un veicolo parcheggiato sotto il sole può raggiungere temperature incredibili; in caso di un’ondata di calore, la temperatura può arrivare anche a 60°C in 15 minuti. Si tratta di condizioni estreme e pericolose per tutti, in modo particolare per i bambini e gli animali. Di conseguenza è impensabile anche solo immaginare di lasciare un cane chiuso al sole mentre si lascia la macchina incustodita per ore.
Ma perché per i cani è così pericoloso stare sotto al sole anche solo per 15 minuti? A differenza degli uomini che usano il sudore per regolare la temperatura corporea, i quattro zampe hanno bisogno di inalare aria fresca per raffreddare il corpo. Viceversa, dunque, inalando aria a 60°C l’animale non farà che aggravare il problema del surriscaldamento corporeo. Nel caso in cui, dunque, si dovesse avvistare un cane chiuso all’interno di un abitacolo è necessario avvisare la polizia municipale o i carabinieri; non lasciarsi fuorviare dal mezzo centimetro di finestrino lasciato aperto, comunque l’animale è in trappola. Infatti, in casi in cui la situazione appare di emergenza estrema si può pensare di rompere il finestrino, anche prima dell’arrivo delle guardie; questa è una scelta più complicata tuttavia, il proprietario della vettura potrebbe presentare un reclamo per danni a beni appartenenti a terzi.
Ma se è dimostrato che vita del cane è minacciata (se dimostra chiari segni di malessere: agitato, ansimante, lingua scura) allora la legge (secondo l’Art. 54 Codice Penale) è dalla parte di chi ha liberato il cane. Qualora si sia scelto di intervenire, una volta liberato il cane è opportuno condurlo subito all’ombra e lasciarlo bere ma in piccole quantità. In conclusione è utile sapere, soprattutto per i proprietari più inconsapevoli, che la legge punisce questa negligenza; si tratta di una violazione dell’Art 727 del Codice Penale che prevede pene per reato di abbandono e detenzione incompatibile di un animale, ammende che prevedono multe di oltre 1.000 euro e nei casi più gravi anche l’arresto.
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