Il Carlino è tra i cane più amati da adulti e bambini; considerati una razza fedele e gentile, questi animali soffrono di determinati disturbi, che non si ritrovano in altri quattro zampe. Le loro caratteristiche uniche, anche nell’aspetto oltre che nella salute, li rendono degni di attenzioni specifiche.
Tra le razze di cane più diffuse anche nell’aristocrazia si trova il Carlino; si tratta di animali estremamente fedeli che popolano molte case. Tuttavia, uno studio pubblicato su Canine Medicine and Genetics tiene a sottolineare che gli esemplari di questa razza non possono essere considerati dei cani ‘normali’.
Si tratterebbe di una razza creata dall’uomo e che pare si allontani dal modello originale maggiormente rispetto ad altri quattro zampe. Il Carlino, infatti, pare essere nato per discostarsi il più possibile dall’aspetto ‘lupesco’. Ma oltre alle differenze dal punto di vista estetico, questi animali hanno delle differenze dal punto di vista della salute che richiedono cure e attenzioni specifiche.
Il Carlino è una razza creata dall’uomo dopo generazioni di attenta selezione dei caratteri; lo scopo era quello di creare un cane che si allontanasse il più possibile dall’aspetto simile ad un lupo. E il ‘risultato’ sembra essere stato ottenuto; infatti, la caratteristica più evidente di questi esemplari è la brachicefalia, ovvero il muso schiacciato, più largo che lungo. Ed è proprio il muso alla base della maggior parte dei problemi di salute di questi animali; la sindrome più diffusa è quella nota come BAOS e che crea (alla maggior parte dei cani brachicefali, come ad esempio il bulldog) problemi respiratori. Inoltre, tra le pieghe del muso possono generarsi anche infiammazioni molto comuni tra i Carlini; e tra le patologie più diffuse tra questa razza anche una malformazione congenita all’anca.
Sono numerosi i rischi derivati dai secoli di selezione e incroci che, oltre a modificare l’aspetto, hanno generato anche potenziali rischi per questi animali. Secondo lo studio del Royal Veterinary College il Carlino ha una probabilità di ammalarsi di due volte superiore rispetto ad altre razze (non brachicefale). I ricercatori avrebbero ipotizzato che a causare i problemi nei Carlini sarebbero le molteplici selezioni che avrebbero rimpicciolito alcune parti fondamentali; una riduzione, del cranio in particolare, che non è avvenuta in maniera proporzionale con il resto del corpo. A tal proposito, dunque, lo studio suggerisce anche ai veterinari di applicare protocolli su misura, creati appositamente per il Carlino.
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