L’Ispra, dove aver effettuato un monitoraggio nazionali, avrebbe riferito che le popolazioni di lupi sarebbero in aumento in tutta Italia. Un ripopolamento che andrebbe ad interessare, praticamente, quasi tutte le aree idonee al loro stanziamento e sopravvivenza.
L’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) avrebbe effettuato un monitoraggio nazionale per individuare la presenza dei lupi su tutto il territorio italiano. Secondo i dati raccolti le popolazioni di canidi selvatici sarebbero in netto aumento rispetto agli anni precedenti.
I primi risultati, infatti, dimostrerebbero che quasi tutte le aree idonee alla sopravvivenza dei lupi sarebbero occupate da numerosi esemplari; oltre 3000 distribuiti dalle Alpi al Sud Italia. Un ripopolamento importante, anche in vista del fatto che si tratta di una specie considerata per tanto tempo a rischio e, ad oggi, ancora protetta.
Sono circa 950 i lupi che, attualmente, abitano nelle regioni alpine; 2400 gli esemplari che vivono nei restanti territori idonei dal Nord al Sud dell’Italia. Il totale di lupi in Italia, secondo i dati forniti dal monitoraggio effettuato dall’Ispra, sarebbero 3300. Calcolando, inoltre, l’estensione delle aree in cui si è riscontrata la presenza di questa specie possiamo affermare che il lupo, attualmente, occupa quasi tutti gli ambienti idonei alla sua sopravvivenza in Italia. Anche se sulle Alpi si è registrato un aumento più significativo, le popolazioni dei canidi selvatici sono aumentate anche nel resto della Penisola.
Il progetto di monitoraggio, effettuato dall’Ispra, ha avuto il mandato da parte del Ministero della Transazione Ecologica e ha coinvolto moltissimi esperti. Sono diversi i dati che hanno permesso di raccogliere le stime sulla presenza dei lupi; 6520 le fotografie catturate dalle fototrappole. Agli avvistamenti si aggiungono, poi, tracce, impronte e carcasse di numerose prede; i dati, inoltre, sono stati sottoposti ad indagine genetiche che hanno permesso di individuare la specie. Tutti gli operatori sono stati coordinati, nella regione alpina, dal progetto Life WolfAlps EU e, nella regione dell’Italia peninsulare, da Federparchi Europarc Italia (la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve Naturali).
Il nuovo progetto di monitoraggio si presenta come estremamente innovativo e importante; attraverso di esso, infatti, sarà possibile analizzare anche le dinamiche delle popolazioni di lupi. E cosa ancora più fondamentale, questo progetto ha creato una rete nazionale di operatori formati che oggi sono presenti in tutt’Italia; questo aspetto risulta di grande supporto per gli Enti locali e i Parchi nazionali per agevolare la conservazione della specie e gestire in maniera efficace e positiva il conflitto che, ad oggi, si è creato tra uomo e lupo.
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