Un annuncio sofferto arriva dall’area protetta di Ngorongoro in Tanzania; è morto Rajabu, il rinoceronte nero orientale tra i più prolifici del mondo. Una notizia che risuona in maniera ancora più triste, soprattutto, perché questa specie appartiene agli animali che oggi si trovano a forte rischio estinzione.
Viveva nell’area protetta di Ngorongoro, in Tanzania, Rajabu uno dei rinoceronti neri orientali più prolifici del mondo; ad oggi era anche uno degli esemplari più anziani, ancora in vita, appartenente a questa specie che rischia fortemente l’estinzione. Aveva 43 anni ed ha vissuto più della media della sopravvivenza della sua specie.
Il suo contributo alla conservazione della specie è stato importantissimo; una famiglia molto grande che, considerata la condizione in cui riversano i rinoceronti neri orientati, permette di proteggere le caratteristiche genetiche di questi animali che rischiano di scomparire a causa di vari fenomeni derivati dall’uomo.
Come ha dichiarato Pascal Shelutete, funzionario dell’Autorità di tutela dell’area protetta di Ngorongoro, alla BBC: “Rajabu non c’è più. Se n’è andato, ma dietro ha lasciato una famiglia molto grande e stabile. Era aggressivo e avrebbe combattuto qualsiasi animale che avesse provato ad attaccarlo“. Il rinoceronte aveva 43 anni ed era stato visto per prima volta nel 1979; Rajabu ha vagato per 14 anni nel Parco del Serengeti, uno degli ultimi al mondo in cui si trova il rinoceronte nero.
Questa specie è oggi fortemente a rischio estinzione; la principale minaccia è il bracconaggio. Il WWF stima, a tal proposito, che a oggi siano siamo rimasti soltanto 5.600 esemplari di rinoceronte nero; specie che, a differenza del rinoceronte bianco, si trova particolarmente minacciato dal rischio estinzione. Se, come del resto per molte altre specie, la principale minaccia è il bracconaggio, esistono però diversi altri rischi tutti causati dall’uomo.
La caccia illegale e il commercio illegale del suo corno, sono le principali minacce al rinoceronte nero. Questi animali non solo vengono uccisi per farne dei trofei, ma molto spesso i rinoceronti muoiono dopo aver patito grandi sofferenze per l’estrazione dei loro corni. Minacce che i rinoceronti, oggi, corrono anche nei parchi nazionali più grandi.
Rajabu è riuscito a sopravvivere, a differenza di altri suoi simili; e dopo una vita piena, il rinoceronte è morto per cause naturali. Suo padre, John, era morto sette anni fa a causa di una malattia sconosciuta; tuttavia, in natura, i rinoceronti generalmente vivono tra i 37 e i 43 anni. Ma se le cause che mettono a rischio la sopravvivenza di questa specie non cessano di esistere, il grosso contributo dato alla conservazione da Rajabu potrebbe non essere più sufficiente.
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