AIDAA continua la sua opera di sostegno nei confronti degli animali che arrivano dall’Ucraina e richiede veterinari gratis. Al fine ti tutelare tutte le creature che fuggono dalla guerra, l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente auspica affinché sia garantito ogni tipo di supporto ai cani e ai gatti.
Diverse associazioni si stanno muovendo per supportare anche gli animali che si trovano in Ucraina e quindi vittime della guerra che sta colpendo il paese. Molti gli aiuti da parte di volontari e responsabili delle organizzazioni; ciascuno impegnato nel cercare di fornire tutto il supporto possibile, oltre che ovviamente alle persone, anche alle creature domestiche o che provengono dai rifugi.
Tra gli enti impegnati nel supporto agli animali che provengono dall’Ucraina sicuramente anche AIDAA; l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente richiede, a tal proposito, che siano garantite cure mediche gratuite agli animali che giungono in Italia e che scappano dalla guerra.
Curare gli animali che provengono dall’Ucraina
Non si arresta la catena di solidarietà che sta coinvolgendo molte associazioni, organizzazioni e fondazioni che da sempre si battono per la tutela degli animali. Dopo lo scoppio della guerra, lo scorso 24 febbraio, anche la direttrice del rifugio comunale di Kiev, Natalia Mazur, aveva lanciato un appello; a questo e al grido di aiuto di tanti cani e gatti hanno risposto gli enti come AIDAA. Sono tanti i volontari che ogni giorno mettono a rischio la propria vita anche sul suolo di guerra; emblema di questa opera di grande amore la giovane Anastasiia Yalanskaya, morta mentre cercava di aiutare gli animali di un rifugio.
Ed è proprio per supportare questo incessante lavoro di solidarietà che l’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lancia il suo appello a sindaci e prefetture. AIDAA chiede, infatti, cure veterinarie gratuite per tutti i cani e i gatti che arrivano dall’Ucraina. Come si legge nella nota lanciata dall’Associazione, potrebbero arrivare in Italia circa 3000 animali domestici; e secondo alcune stime, solo nelle prossime settimane, entreranno mediamente in Italia una settantina di cani al giorno.
La richiesta di AIDAA
Come specifica la nota diffusa da AIDAA, gli animali che sembra possano arrivare in Italia sono stati salvati sul confine dai volontari o sono provenienti dai rifugi delle città ucraine sotto bombardamento. Gli ultimi arrivi si registrano in provincia di Bergamo e in Umbria. Secondo quanto chiarisce la nota diffusa dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente: “L’accoglienza è un dovere verso i profughi e verso gli animali che viaggiano con loro e per quelli che vengono salvati; ma questo deve essere ordinato per monitorare e visitare tutti i cani e i gatti che entrano in Italia e curare al meglio quelli che si trovano in cattive condizioni di salute anche a causa dei viaggi faticosi a cui sono sottoposti“.
Come prosegue AIDAA: “Del resto, numeri alla mano, entro la fine del mese di marzo potrebbero arrivare in Italia almeno 7.000 tra cani e gatti profughi. Serve pertanto un servizio veterinario capillare perché si possano controllare questi animali e curare quelli malati; per questo siamo certi di interpretare il pensiero di tutti i volontari chiedendo ai sindaci ed alle prefetture di attivare, in collaborazione con le ASP e le associazioni di categoria, un servizio gratuito di assistenza veterinaria ai cani e gatti ed altri animali profughi per tutta la durata della loro presenza sul territorio italiano“.
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