Il 20 febbraio del 2022 ricorre la Giornata Mondiale delle Balene che si celebra la terza domenica di febbraio; la festa annuale è stata istituita nel 1980 a Maui, nelle Hawaii. Da allora, ogni anno, in occasione del Maui Whale Festival, si omaggiano le megattere che ritornano nell’isola dopo la migrazione stagionale; la manifestazione è organizzata dalla Ong Pacific Whale Foundation e si tratta di un evento (che almeno in tempi pre-Covid) richiama migliaia di persone sulla costa hawaiana; carri allegorici, musica, film ed eventi per ricordare l’importanza di questi meravigliosi giganti del mare.
Balene: esseri straordinari
Le balene sono creature straordinariamente speciali; sono, in assoluto, i più grandi animali presenti sulla Terra, alcune specie, infatti, possono essere grandi quanto un palazzo di dieci piani e pesare più o meno quanto trenta elefanti insieme (Balenottera Azzurra). Ma oltre alle loro sorprendenti dimensioni, questi mammiferi hanno molte caratteristiche che li rendono unici e speciali; sono dotati di un’intelligenza incredibile e un vero e proprio sistema di comunicazione fatto di suoni e frequenze modulate.
Vivono in acqua, ma respirano come gli esseri umani; inoltre, cosa sicuramente da non sottovalutare, sono fondamentali nella lotta contro il riscaldamento globale. Infatti, le balene sono in grado di determinare l’assorbimento di importanti quantità di CO2, contrastando l’aumento delle temperature. Dalle giganti a quelle più longeve (le balene artiche possono vivere anche oltre i 100 anni), queste creature si trovano distribuite in diverse parti del globo; alcune di esse, come la Balenottera Comune, vivono anche nel Mediterraneo, tra la Liguria, la Corsica e la costa francese.
Le minacce alla sopravvivenza
La Giornata Mondiale delle Balene nasce per tutelare questo grande mammifero marino; tante sono le minacce che incombono e minano alla sua sopravvivenza. Dalla caccia alle balene, all’inquinamento da plastica in mare, i rischi per queste creature non possono essere sottovalutati. Il divieto di caccia alle balene è entrato in vigore nel 1986; eppure, ancora oggi, in Giappone e Norvegia (di recente l’Islanda ha annunciato il suo stop definitivo alla pratica) questi animali sono cacciati, spesso con una ferocia indescrivibile, aggirando il divieto con scappatoie attribuite alla ricerca scientifica.
E a queste minacce se ne aggiungono altre, sempre di natura antropica; l’inquinamento e il riscaldamento globale sono agenti che rischiano di mettere in serio pericolo le balene e i loro habitat naturali. Ma anche incidenti con i pescherecci che non viaggiano con le dovute precauzioni, le petroliere e l’intenso traffico marino (che ne impedisce una corretta comunicazione), sono pericoli costanti che mirano all’incolumità dei cetacei. A fronte di tutto questo, è fondamentale comprendere quanto sia un’emergenza tutelare questi mammiferi; e la Giornata Mondiale delle Balene è una ricorrenza atta a ricordare questa necessità.
Come tutelare questi cetacei
Oggi esistono diverse aree protette per le balene; in queste aree i mammiferi marini possono vivere indisturbati dalle minacce e riprodursi in tranquillità. Nel sud del Pianeta si trova il Southern Ocean Whale Sanctuary (Santuario delle Balene dell’Oceano Meridionale); si tratta di un’area di 50 milioni di km² che circonda l’Antartide. È l’Australia il paese con più santuari per le balene al mondo; inoltre, esistono nel mondo diversi equipaggi che solcano i mari proprio per tutelare le balene in libertà.
Il capitano Paul Watson ha fondato la Sea Shepherd (Pastore del Mare); quest’organizzazione si occupa, proprio, della salvaguardia, non solo dei cetacei ma anche dei loro ambienti. I marinai Sea Shepherd si definiscono ‘eco-pirati‘ con flotte che attraversano gli oceani e interventi concreti. Queste azioni infondono tanta speranza e ottimismo; tuttavia, è necessario non abbassare mai la guardia. Poiché il meraviglioso canto delle balene continui ancora a durare nel tempo.
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