Il caro energia ha avuto il suo risvolto nei prodotti e negli esercizi commerciali; l’incremento delle bollette di luce e gas da gennaio 2022 ha, infatti, comportato un aumento dei costi in capo ad imprese, attività ed esercizi commerciali. Questo ha visto come ulteriore conseguenza un ulteriore rincaro, scaricato ai consumatori, sui prezzi finali al dettaglio. Tra i prodotti che hanno visto salire vertiginosamente il loro prezzo, come sottolinea AIDAA in una nota, anche il cibo per cani e gatti.
Quanto aumenta il prezzo del cibo per cani e gatti
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente ha fatto sapere, attraverso un comunicato, che il prezzo degli alimenti per i pets è salito notevolmente; questo dopo aver confrontato i prezzi di diversi supermercati e negozi specializzati. Gli esperti di Italiambiente hanno riscontrato che dall’inizio dell’anno ad oggi i prezzi medi del cibo umido per cani e gatti sono aumentati di circa il 10%. Al momento, si tratterebbe di rincari quasi impercettibili, se si considera il prodotto monodose; in questo caso l’incremento sarebbe di appena qualche centesimo di differenza.
Ma se si tiene in considerazione l’insieme di pasti che occorrono per un’intera giornata al cane e al gatto, allora il prezzo del cibo aumenta notevolmente. Se, infatti, si tiene in considerazione una dose media giornaliera, l’aumento di prezzo rispetto al cibo di cani e gatti è di circa 50/70 centesimi al giorno; nello specifico, complessivamente di 54 centesimi per il cibo umido e secco di media qualità per il gatto, mentre di 76 centesimi per il cibo secco o umido di media qualità per il cane.
I possibili rischi del rincaro
Come tiene a specificare AIDAA dalla nota, questi incrementi riportati su scala mensile hanno un impatto considerevole sulle spese di un proprietario; infatti, se per le pappe dei gatti la spesa comporta un aumento di 17 euro, per i proprietari di quattro zampe si tratta di un aumento di circa 23,50 al mese. Come si legge, ancora, sulla nota diffusa dall’Associazione Italiana Difesa Animali è Ambiente: “Riteniamo che questi prezzi siano purtroppo destinati a salire ancora“.
Scrivono gli animalisti di AIDAA: “Infatti, se giorno per giorno non ci accorgiamo della differenza annualmente per chi possiede due o tre gatti la differenza è di diverse centinaia di euro; un dato tutt’altro che da sottovalutare specialmente in questo momento di difficoltà che anche molte famiglie con animali vivono quotidianamente“. Si tratta dunque di un aspetto da non sottovalutare che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe portare un proprietario a separarsi dal proprio animale; o peggio ad abbandonarlo.
LEGGI ANCHE: La storia di Thelma e Louise e degli altri cani che cercano casa a San Valentino