C’era anche Briciola alla Cerimonia del secondo insediamento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella; il quattro zampe ha sfilato con la Fanfara dei Carabinieri a cavallo vestita in ‘alta uniforme’. Con la sua elegante e ‘reverenziale’ pettorina rossa, la meticcia ha accompagnato il Capo di Stato prima del giuramento in occasione del secondo mandato in qualità di Capo della Repubblica Italiana.
Presente anche alla prima Cerimonia d’insediamento del Presidente della Repubblica, Briciola aveva fatto il suo ‘debutto in società’ proprio in quella occasione; quando nel 2015 il Capo di Stato prestava il suo primo giuramento. E non è passata inosservata neanche lo scorso 3 febbraio, quando davanti gli occhi di tutti ha sfilato con l’Arma dei Carabinieri.
Un breve saluto e poi ha lasciato la scena al Presidente della Repubblica; Briciola è il cane adottato dalla Fanfara del Regimento dei Carabinieri a cavallo. Si tratta di una graziosa meticcia di 9 anni ed è stata adottato dal IV Reggimento a cavallo nel 2014, andandosi ad aggiunge a tutti i quattro zampe che, in ottemperanza ad una lunga tradizione, hanno fatto da mascotte, in precedenza, all’Arma dei Carabinieri.
Apparsa in diverse occasione pubbliche, la cagnolina, in quanto cane di alta rappresentanza, è stata nominata nel 2018 con il grado di vicebrigadiere; a testimoniarlo le mostrine sulla gualdrappa rossa. Briciola convive con i cavalli e gli uomini dell’Arma con i quali sembra vivere in perfetta armonia e libertà. La sua ‘performance’ lo scorso 3 febbraio ne rappresenta uno splendido esempio. Senza guinzaglio, ma libera di camminare al fianco del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e poi di sgattaiolare fuori dalle scene, Briciola ha dimostrato di non essere costretta a vivere secondo nessun ‘protocollo’.
Secondo quanto si apprende la storia di Briciola è davvero affascinante; donata da una famiglia che frequentava le attività di ippoterapia che si svolgono presso la caserma “Salvo d’Acquisto” a Roma, la meticcia ha preso il posto di Lady. La cagnolina che l’ha preceduta era la mascotte dell’Arma e aveva lasciato il suo posto vacante, a seguito della sua scomparsa. La tradizione pare derivi dall’esercito inglese, con i ‘cani da scuderia’ che facevano compagnia ai cavalli. Nel IV Reggimento dei Carabinieri questa tradizione si rinnova dagli Anni ’70 e la consuetudine vuole che sia sempre una meticcia donata ad essere adottata dall’Arma; un aspetto importante che mira anche a sensibilizzare verso l’adozione di creature che vivono nei canili o nei rifugi. Possiamo, dunque, definirla una bellissima tradizione che aggiunge valore, alla già immensa opera, dei Carabinieri.
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