Con buona pace dei tradizionalisti dell’iconografia del Presepe, vi racconterò la storia di un gatto che ha sovvertito le “regole” classiche e si è preso il suo posto. A dire il vero, come si addice ad una creatura viva, il “ruolo” cambia come potete osservare nel post qui sotto e nella foto in cima. Questo splendido felino rosso, neppure di piccola taglia, fin dall’allestimento stesso del Presepe sceglie il suo modo di partecipare alla rappresentazione sacra. Anche solo riposando è innegabile che la sua presenza renda questa Natività – che potete trovare davanti alla Chiesa Matrice di Locorotondo in provincia di Bari – ancora più speciale.
Il potere del gatto è innegabile e lo conoscono bene coloro che ne hanno uno in casa. Bastano pochi giorni di permanenza e la proprietà diviene automaticamente del felino. In genere i gatti fanno tutto da soli e tu li paghi in croccantini, umido e coccole. Rigorosamente quando vogliono loro! E nel periodo di Natale la loro proverbiale pigrizia cede il passo alla curiosità rispetto al Presepe o a quello che possono tirare giù dall’Albero di Natale. In fondo come sosteneva Dick Shawn “se fosse possibile dotare i gatti di ali, non si accontenterebbero di essere uccelli, sarebbero angeli”. Forse per questo cercano di scalarli gli alberi e di porsi in cima. Oppure possono usare la base per riposare.
Tornando al Presepe, il gatto lo deve conquistare: è tante cose insieme e tutte interessanti. Realizzato fisicamente il gioco è colonizzarlo. Per alcuni è una tana perfetta in cui riposare, in fondo come sosteneva Jules Renard “un gatto che riposa è il ritratto della perfetta beatitudine”. E cosa lo rappresenta di più se non lo scenario della Natività!?! Poi ci possono passeggiare, e il risultato sarà come se su Betlemme si fosse abbattuto un uragano. Possono giocare a far cadere tutti i personaggi e se è abbastanza grande prendere anche il posto dell’attore principale nella mangiatoia.
In ogni caso i gatti amano il Natale e ho cercato per voi alcune foto – che trovate al link sotto – e che ritraggono un gatto e il suo personalissimo modo di dimostrare amore e partecipazione, proprio come il gatto rosso nel Presepe a Locorotondo, protagonista della nostra storia dell’Epifania.
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