Grande entusiasmo per il regista Giuseppe Schettino che vede tra i finalisti dei Fabrique du Cinéma Award il suo cortometraggio Lupo+Agnello, sostenuto dalla Regione Abruzzo. Il corto, rientra nella categoria Best Italian Short Film del Premio internazionale e ha tra i suoi protagonisti l’attore Lino Guanciale. Un cast arricchito anche dalla presenza di Giacomo Ferrara, Virginia Diop e Ladislao Liverani.
Già dal titolo è facile intuire come il cortometraggio sceneggiato da Giuseppe Schettino e Alberto Nucci Angeli si ispiri alla favola di Esopo. La storia che ha come protagonisti un lupo ed un agnello, appunto (come nello stile dello scrittore greco), con lo scopo di impartire una morale, proprio attraverso le creature del mondo animale. A questo concetto s’ispira il corto che è entrato a far parte dei quattro finalisti, nella sezione, Best Italian Short Film dei Fabrique du Cinéma Award.
“Il fatto che le persone non imparino molto dalla storia è la lezione più importante che la storia ci insegna. Oggi, infatti, stiamo ancora cercando di ricordare e combattere una lezione che Esopo spiegò bene nella favola del Lupo e dell’Agnello: i prepotenti calpestano i deboli con falsi pretesti. Chi è dalla parte del giusto talvolta non può nulla contro chi è più forte“. Così la pagina Instagram dedicata a Lupo+Agnello ne descrive in breve la sinossi.
Il cortometraggio che ha come protagonista l’attore Lino Guanciale nel ruolo del professore, rivisita in chiave moderna la favola Il Lupo e l’Agnello di Esopo. Lupo+Agnello si presenta come una storia di Bildungsjourney tra maschere antiche, feste religiose e riti arcaici; la favola dello scrittore greco fa da sfondo alla trama del corto, ma è totalmente rielaborata e riadattata da Giuseppe Schettino. In breve, per chi non lo ricordasse, la sinossi de Il Lupo e l’Agnello si basa sull’incontro di un lupo ed un agnello; il predatore voleva mangiare la preda, così gli disse che bevendo dal torrente sporcava la sua acqua.
“Ma tu sei a monte ed io a valle, è impossibile che bevendo al torrente io sporchi l’acqua che scorre sopra di me!“. rispose l’agnello. Venuta meno quella scusa, il lupo ne inventò un’altra: “Tu sei l’agnello che l’anno scorso ha insultato mio padre, povera anima“. E l’agnello, di nuovo, gli rispose che l’anno prima non era ancora nato, dunque non poteva aver insultato nessuno. “Sei bravo a inventare delle scuse per tutto” gli disse il lupo, poi saltò addosso al povero agnellino e lo mangiò. La morale ricercata da Esopo, in questo caso, era: “Contro chi è malvagio, il buonsenso non basta a difendersi“. Seppur con personaggi e protagonisti diversi Schettino si ‘serve’ degli animali per il soggetto del suo film. E visto il successo riscontrato ai Fabrique Du Cinéma Award il corto sembra proprio colto nel segno.
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