Il referendum che richiede l’abolizione della caccia ha raggiunto la soglia minima delle firme lo scorso sabato 24 ottobre; un ottimo traguardo, se si pensa che l’ultimo giorno per recarsi ai banchetti fisici era fissato per il 25 ottobre. Tuttavia, rispetto alle firme digitali, il comitato Sì Aboliamo la Caccia ha richiesto una proroga per consentire un controllo più preciso. Virginia La Mura, senatrice ex Cinque Stelle oggi tra le fila di Sinistra Italiana, ha scritto alla Ministra della Giustizia Marta Cartabia; la richiesta è “di dare la possibilità di depositare le certificazioni necessarie all’indizione del referendum contro la caccia entro il 15 novembre; posticipando dunque la data prevista“.
La scadenza prevista per il deposito delle firme digitali (attualmente oltre 60 mila) sarebbe, infatti, martedì 26 ottobre entro le 12; tuttavia, anche se le firme raccolte con i banchetti fisici hanno raggiunto il minimo stabilito di 500 mila, si continuano a chiamare a raccolta potenziali sostenitori. Sembra, infatti, utile ottenere altre firme per “sicurezza”.
Sì Aboliamo la Caccia: perché è utile la proroga
Sabato pomeriggio il comitato Sì Aboliamo la Caccia ha completato la raccolta delle firme necessarie per sottoporre alla Corte Costituzionale la richiesta di un referendum mirato a vietare la caccia in Italia; questo comporterebbe la modifica di buona parte della legge 157/92, che attualmente regola e disciplina le pratiche venatorie sul territorio nazionale. Benché si tratti di oltre 560 mila firme già raccolte, gli organizzatori parlano dell’esigenza di ulteriori “firme di sicurezza per sopperire a quelle che verranno considerate nulle“.
Come si legge su Ansa, la senatrice Virginia La Mura avrebbe specificato: “Il referendum contro la caccia ha abbondantemente superato la soglia delle 500mila firme. Purtroppo però, come d’altronde già accaduto per il referendum relativo alla cannabis, si registrano ritardi burocratici da parte dei Comuni per la certificazione delle firme raccolte. Il Governo per il referendum sulla cannabis ha già adottato una norma che consente la proroga dei termini“, proprio per questo Virginia La Mura ha chiesto alla Ministra Cartabia di adottare la stessa procedura di proroga.
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