Colibrì, uccelli dall’olfatto incredibile: fiutano i pericoli

Quando si parla di olfatto è bene precisare che le specie animali si dividono in macrosmatici per i quali questo senso è fondamentale, e microsmatici per i quali questo senso è meno importante. Se la maggior parte degli uccelli rientrano nella seconda categoria, lo stesso pare non si possa dire dei colibrì; questi volatili, infatti, riescono con il loro bulbo olfattivo ad annusare i pericoli.

A specificare i dettagli di questa dote posseduta dai colibrì, uno studio pubblicato su Springer; nonostante il bulbo olfattivo di queste piccole creature sia altrettanto piccolo, ha delle funzioni molto speciali. Il team dell’Università della California, che ha condotto lo studio, ha provato a verificare se i colibrì facciano caso ad odori particolari, come ad esempio quelli di certi insetti o di altri animali.

I colibrì sono in grado di distinguere i fiori buoni da quelli cattivi

Per fornire risposte concrete dallo studio, i ricercatori hanno preso un centinaio di esemplari di colibrì e li hanno messi davanti ad una decisione: scegliere fra due mangiatoie; una di queste conteneva acqua e zucchero, l’altra acqua, zucchero e sostanze chimiche prodotte da api e formiche. La ricerca ha dimostrato che gli uccelli hanno notato quando l’acqua conteneva le sostanze delle formiche e non quelle delle api; quest’ultime, infatti, non producono alcun danno ai colibrì, mentre le formiche possono causare irritazione alle loro zampe e agli occhi.

Proprio per questo motivo, dopo aver sentito l’odore ‘pericoloso’ i colibrì hanno scansato la mangiatoia in questione; gli acidi prodotti dalle formiche sono veleni per questi piccoli uccelli. Il loro comportamento ha dunque dimostrato che i volatili hanno un olfatto talmente sviluppato da permettergli di distinguere i fiori “buoni” da quelli “cattivi”; una caratteristica che rende questi piccoli uccelli speciali.

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