L’allarme del WWF dopo gli incendi nell’Europa del Sud è preoccupante; molte specie rischiano l’estinzione in diverse parti del mondo. I dati sono chiari e particolarmente nefasti e la fauna selvatica sembra essere in enorme pericolo. Si tratta di un fenomeno che si verifica, purtroppo, tutte le estati ma ogni anno la situazione sembra essere sempre più tragica. E secondo l’organizzazione mondiale, a causa anche dei cambiamenti climatici, gli incendi sono destinati a diventare sempre più catastrofici.
Il WWF parla di una vera e propria strage; i danni procurati dalle fiamme, infatti, sono spesso incalcolabili e la fauna selvatica sembra essere la vittima più designata. L’agenzia stampa francese AFP ha raccolto le dichiarazioni di alcuni esperti che hanno fatto un bilancio (drammatico) degli incendi dell’estate 2021 e i risultati sono tutt’altro che positivi.
Le specie a rischio a causa degli incendi
Si legge su Focus la dichiarazione della responsabile globale del WWF, Margaret Kinnaird, che in merito all’attuale condizione della fauna selvatica rivela: “Gli incendi che si stanno sviluppando al di fuori degli schemi naturali stanno mettendo a rischio la sopravvivenza della fauna selvatica, che finisce bruciata o soffocata dal fumo o si ritrova con l’habitat distrutto“. A fornire ulteriori dati anche la IUCN, che stila la lista delle specie in via d’estinzione.
Craig Hilton-Taylor, a capo dell’unità della IUCN ha spiegato: “Ci sono così tanti incendi contemporaneamente che non è facile capire quali abbiano un impatto maggiore, e su quali specie“. Come spiega il WWF, però si può avere un’idea generale; in Turchia a rischio la lince del deserto e il gufo reale ed in Russia una lunga lista di mammiferi e uccelli. “In Francia un grosso incendio sta mettendo a rischio la riserva naturale di Plaine des Maures, uno degli ultimi habitat rimasti in Europa della testuggine di terra“. Ma le specie a rischio non si fermano; in Grecia è andata distrutta l’ultima area dove viveva il cervo nobile e anche l’Italia ha fatto le sue vittime. In Aspromonte a rischio l’habitat driomio (Dryomys nitedula), un piccolo roditore parente del ghiro; in Sardegna, invece, le specie a rischio sono cervo e pernice. Una situazione drammatica che richiederebbe un’attenzione immediata.
LEGGI ANCHE: Abbattuti in Sardegna oltre 255 ovini: la causa il morbo della lingua blu