I consigli del laboratorio Mylav per prevenire o curare i colpi di calore nel cane

Lasciare i propri cani chiusi in macchina non è l’unica causa dei colpi di calore nell’animale; anche il balcone o il giardino di casa potrebbero essere compromettenti nelle giornate più calde. Proprio per questo è utile sapere come prevenire malori nel quattro zampe o come riconoscere i sintomi, qualora lo stato di malessere sia, malauguratamente, già in atto. Il laboratorio di anali veterinarie MYLAV fornisce consigli indispensabili, senza sottovalutare però il consiglio del veterinario.

I colpi di calore sono caratterizzati da un aumento della temperatura corporea del cane; può verificarsi anche in assenza di sole, quando la temperatura è alta ed è associata ad umidità o mancanza di ventilazione. Dal comunicato si apprende: “MYLAV-laboratorio di analisi veterinarie privato con un’esperienza ventennale a servizio dei medici veterinari, liberi professionisti, di tutta Italia – ha pensato di analizzare la tematica, offrendo qualche utile spunto di riflessione e strumento per tutti quei proprietari di cani“.

Causa dei colpi di calore

Considerando che la temperatura del cane oscilla tra i 38/39°, “Quando la temperatura del cane raggiunge i 41°, o addirittura li supera, c’è il rischio concreto di colpi di calore” spiega il Dott. Isidoro Grillo, esperto MYLAV e Direttore de Il Fatto Veterinario. È utile precisare che il cane non suda attraverso la pelle; il pelo funge da termoisolante e permette di isolare e proteggere la cute del quattro zampe. Nei cani il processo di termoregolazione avviene attraverso la respirazione con le canne nasali; ma se il cane è eccessivamente accaldato, le canne nasali non sono sufficienti a far passare l’aria e quindi il quattro zampe sarà costretto ad usare la bocca.

I quattro zampe con colpi di calore potrebbero avere il respiro affaticato e tenere la lingua a penzoloni; in questo caso l’aria, passando sopra la lingua umida, è in grado di raffreddare la temperatura corporea. “La situazione si complica però se il cane inala aria troppo calda, come ad esempio nei mesi estivi di Luglio e Agosto – spiega sempre il Dott. Isidoro Grillo – e il sistema di termoregolazione non è più in grado di raffreddare l’animale. In questo caso il rischio di colpo di calore è ancora più concreto, e bisogna agire in maniera davvero tempestiva”. Benché tutti cani potrebbero essere vittime di colpi di calore, i quattro zampe malati, anziani o cuccioli potrebbero essere più predisposti.

Riconoscere il malessere

Se il cane sta avendo un colpo di calore, lo si vede perché l’animale fa fatica a respirare, ansima in maniera eccessiva, la bocca e le mucose diventano rosso scuro e anche appiccicose a causa della respirazione affannosa e dell’estrema disidratazione. Inoltre, l’atteggiamento del cane apparirà agitato e impaurito per la condizione che sta vivendo – spiegano da MYLAV – il colpo di calore va subito preso seriamente, perché se non preso in tempo può portare alla perdita di coscienza, al coma e alla morte”.

In caso di colpi di calore è buona procedura bagnare il cane con acqua fresca; mai usare però ghiaccio o acqua troppo fredda per evitare shock termico. Tuttavia contattare il veterinario è sempre la scelta più opportuna; in tal caso da MYLAV precisano: “I cani che vengono raffreddati durante il trasporto verso il veterinario hanno maggiori
possibilità di sopravvivenza“. Ombra e acqua fredda, soprattutto nelle ore più calde, sono delle ottime strategie per evitare i colpi di calore in particolar modo nei mesi estivi.

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