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Migliaia di pesci e crostacei senza vita sulle spiagge spagnole: la causa potrebbe essere l’inquinamento

Sono migliaia i pesci e i crostacei trovati senza vita in alcune coste spagnole; benché si tratti di un fenomeno definito ancora misterioso, gli esperti ipotizzano più di una probabile causa. Gli animali marini sono stati trovati su diverse spiagge del Mar Menor, una laguna salata situata nel sud-est della Spagna; il fatto osservato, negli ultimi giorni, in questa zona della regione di Murcia ha generato preoccupazione e sgomento, non solo tra i residenti, ma anche tra i turisti ed ha portato le autorità ad interessarsi dell’accaduto.

Gli esperti di ecologia marina del posto si sono attivati per rintracciare le cause del fenomeno; secondo quanto riportato dai media iberici i pesci e i crostacei ritrovati senza vita sarebbero già circa 250 chili. La stampa locale ha spiegato che non si tratta del primo caso e nel 2019 si registrò un episodio simile; allora le cause della moria furono attribuite a mancanza di ossigeno. Resta capire, però, cosa ha generato questo fenomeno di anossia.

Possibili cause dalle quali è scaturita la moria di pesci

Secondo gli ambientalisti e gli esperti ecologisti del posto, il tragico episodio delle migliaia di pesci e crostacei trovati morti nelle coste iberiche, potrebbe derivare dall’inquinamento. Sono diversi i gruppi di ambientalisti che da anni denunciano episodi di inquinamento marino; questi potrebbero essere provocati da attività agricole intensive svolte nelle aree intorno alle spiagge protagoniste dell’accaduto. Sono sempre i media locali a rivelare che la moria di pesci potrebbe essere attribuita a diverse cause. Un comunicato dall’Istituto Spagnolo di Oceanografia, che sta studiando il fenomeno, spiega che le alte temperature, l’anossia o la presenza di sostanze tossiche potrebbero essere tutte cause probabili. Tuttavia, come si legge nella nota: “Qualsiasi diagnosi dev’essere realizzata tenendo come punto di partenza il rigore scientifico“.

LEGGI ANCHE: Le tartarughe marine scelgono le coste italiane: surplus di nidificazioni

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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