Il Coronavirus ha cambiato (e continua a cambiare) i ritmi e le abitudini non solo delle persone ma anche degli animali; per far fronte alle nuove necessità la Scuola Italiana Cani Salvataggio ha sperimentato l’addestramento a distanza per i quattro zampe impegnati nelle operazioni di soccorso. Anche in vista dell’estate la Sics ha cercato di mettere in pratica un sistema per fare in modo che anche le spiagge potessero essere protette.
“Senza la didattica a distanza non avremmo saputo come prepararci” ha affermato Roberto Gasparri, responsabile dell’area centromeridionale della Scuola Italiana Cani Salvataggio. Grazie all’addestramento a distanza, infatti, le unità cinofile sono riuscite a portare avanti la formazione dei cani da soccorso anche durante il lockdown e quando la presenza non era permessa.
Addestramento a distanza: le modalità utilizzate dalla Scuola Italiana di Salvataggio
Un addestramento a distanza che ha interessato diverse regioni italiane dal nord al sud. Lo stop imposto dal distanziamento sociale ha bloccato i corsi che i cani di salvataggio seguivano sul campo e in presenza; per far fronte a questo fermo obbligatorio, la Scuola Italiana Cani Salvataggio ha creato dei metodi nuovi e alternativi. L’obiettivo della didattica a distanza, così come per le scuole, è stato quello di non interrompere la continuità dell’addestramento dei cani e dei loro conduttori. Le lezioni si sono svolte su piattaforme di condivisone web o video tutorial interattivi; le lezioni di cinofilia online e a distanza hanno permesso agli istruttori di seguire in tempo reale i processi di apprendimento dei cani. I conduttori insieme ai loro quattro zampe hanno sperimentato luoghi di ogni tipo per formarsi: giardini, balconi ma anche salotti, cucine e corridoi. Questo ha permesso a cani e conduttori di non fermarsi mai ed essere pronti ad ogni emergenza; del resto come ha affermato anche Roberto Gasparri in caso di necessità i quattro zampe dovevano essere pronti, anche se con il Coronavirus che incombe.
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