I cani molecolari e impiegati nel mantrailing svolgono da sempre un ruolo fondamentale nell’attività di ricerca delle persone scomparse; i quattro zampe da soccorso intervengono durante catastrofi, nelle situazioni e nei contesti più disparati con l’unico obiettivo di salvare vite. Di angeli a quattro zampe è pieno il mondo e tra di loro tanti sono caduti, come eroi di guerra sul campo di battaglia, dopo aver salvato migliaia di persone. Si tratta di un compito encomiabile ma che, allo stesso tempo, richiede un processo educativo e di addestramento ben mirati.
Tutti i quattro zampe possono diventare cani molecolari o praticare il mantrailing? La risposta non è scontata. Se da un lato, infatti, qualsiasi animale con delle doti specifiche e con il giusto addestramento può diventare un cane da soccorso; dall’altro lato è giusto affermare che esistono razze più predisposte rispetto ad altre (i seguici ad esempio). Si tratta di quattro zampe con una spiccata memoria olfattiva e dal grande fiuto, che per queste doti vengono chiamati, per l’appunto, cani molecolari. Questo termine si collega, infatti, alla capacità degli animali di rintracciare le molecole disperse di un certo oggetto.
Come si addestrano i cani molecolari per il mantrailing
Il mantrailing si definisce come una disciplina cinofila che consente di addestrare il cane alla ricerca di persone scomparse. Tutto avviene attraverso l’odore e a differenza del ricerca in superficie il quattro zampe non è libero, ma è vincolato al proprio conduttore tramite una lunghina di circa 6-7 metri. Impiegata anche per ritrovare i feriti durante la Prima Guerra Mondiale, la disciplina del mantrailing è oggi fondamentale nelle procedure di salvataggio.
L’addestramento dei cani molecolari prevede la presenza di un addestratore esperto e paziente; il quattro zampe annusa un testimone d’odore appartenente alla persona che deve cercare e attraverso quella traccia deve essere in grado di discriminare gli altri odori e rintracciare solo quello che ha memorizzato. Oltre all’importanza nelle operazioni di salvataggio, l’attività di ricerca è utile per i cani; il mantrailng li aiuta, infatti, a ragionare, imparando a collegare gli odori al cervello, discriminando gli odori non pertinenti e seguendo le piste giuste.
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