Allevare un anatroccolo come animale domestico è sicuramente un “lusso” concesso a chi possiede uno spazio adeguato per poterlo fare crescere in libertà. Tuttavia, benché non è assolutamente consigliato crescere questi pennuti in appartamento, esistono dei passaggi fondamentali per chiunque possieda un ampio giardino o un cortile dove l’animale potrà scorrazzare da adulto. Esistono, infatti, delle regole precise da seguire dalla schiusa dell’uovo fino all’età matura del pennuto.
Dopo la schiusa dell’uovo è necessario trovare una scatola che funga da incubatrice; uscito dal guscio, infatti, l’anatroccolo deve trascorrere circa 24 ore ad abituarsi al nuovo ambiente. Quando sono piccoli, gli anatroccoli devono restare in luoghi molto caldi; nelle prime settimane di vita hanno bisogno di abituarsi in maniera graduale all’aria fresca e dunque necessitano di una lampada riscaldante. Quest’ultima deve essere spostata, durante le fasi della crescita, poiché gli animali, con il passare del tempo, hanno bisogno di meno calore. La scatola deve essere, inoltre, fornita di un abbeveratoio poco profondo, ma sempre piena d’acqua; i piccoli, infatti, devono potervi intingere il becco, ma non tutta la testa. Gli anatroccoli amano potersi lavare le narici quando bevono, ma con una ciotola d’acqua troppo profonda potrebbero rischiare di affogare.
Per quanto riguarda il cibo, i piccoli di anatra devono essere nutriti con dei granuli per lo svezzamento; nelle 24 ore successive alla schiusa non mangiano, perché stanno assorbendo ancora le sostanze nutritive presenti nell’uovo. I cuccioli devono poter mangiare ogni volta che hanno fame, poiché in questa fase della vita crescono molto velocemente; diventano adulti dopo circa 16 settimane e da allora possono mangiare cibo normale. Questi animali amano nuotare e possono nuotare fin dal primo giorno di vita; importante, però, non lasciarli incustoditi. Da piccoli non hanno un piumaggio impermeabile e sono molto delicati; quando cambiano il piumaggio e le penne diventano impermeabili da adulti, possono nuotare senza supervisione. L’ultima accortezza, infine, dopo aver spostato l’anatroccolo dall’incubatrice ad un recinto più grande, è quella di accertarsi che non ci siano accessi per i predatori.
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