Perché il procione è chiamato orsetto lavatore? La verità sul curioso mammifero

In tanti si saranno, forse, chiesti come mai il Procione sia conosciuto con un altro simpatico nome: Orsetto Lavatore; l’origine di questo secondo nome, pare sia legata ad una particolare abitudine del mammifero. A questo curioso animale si legano diverse curiosità, che lo rendono davvero unico; protagonista, spesso, di diversi film d’animazione questa creatura è in grado di intenerire grandi e bambini con il suo aspetto, apparentemente, buffo.

Vive nelle zone boschive in prossimità di corsi d’acqua e tra le sue caratteristiche predominanti il fatto di essere un plantigrado; il Procione è, infatti, in grado di sostenersi sulle zampe posteriori mentre con quelle anteriori regge ed analizza gli oggetti. Le sue zampe sono provviste, inoltre, di lunghe dita e di artigli forti e taglianti. A conferirgli il secondo nome di Orsetto Lavatore, proprio un’abilità, di cui questo mammifero è capace grazie alle sue “mani”.

Le abilità del Procione

Il Procione è in grado di immergersi nell’acqua e con le sue zampe anteriori riesce a pulire e a lavare abilmente il cibo, con un movimento simile, pressappoco, a quello adoperato dagli stessi umani; da qui il secondo nome di Orsetto Lavatore. Il Procione è, inoltre, un bravissimo nuotatore e corridore; le sue zampe palmate gli permettono di muoversi bene in acqua e correndo, invece, può raggiungere i 24km/h. Tra le abilità dell’Orsetto Lavatore anche la capacità di arrampicarsi e poi riscendere a testa in giù, per voltarsi solo alla fine della discesa. In fine, una curiosità che rende il Procione davvero unico, le bizzarre “maschere nere” che presenta attorno agli occhi; i cerchi che contornano gli occhi di questi animali sono importanti per consentirgli di vedere meglio. Il nero, infatti, assorbe la luce ed evita che l’animale possa rimanere abbagliato; tuttavia, i Procioni, rispetto ad altri animali, percepiscono il mondo attorno a loro più con il tatto che con la vista.

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Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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