Quando si pensa di addestrare i cani, bisogna considerare che esistono delle differenze sostanziali legate alla taglia dell’animale. Un Chihuahua e un Dobermann avranno bisogno, con totale sicurezza, di accortezze diverse. Se, infatti, educare un quattro zampe è un processo che prevede differenti fasi a seconda dell’età dell’animale, della razza e soprattutto dell’indole, anche la grandezza del pet influisce sulle regole dell’addestramento.
Non è difficile affermare, infatti, che il salto o il verso di un cane di taglia grande, rispetto a quelli di un cane di taglia piccola, hanno un impatto diverso. Alcuni comandi specifici, dunque, risultano fondamentali per certi quattro zampe, più che per altri. I comandi, i metodi, i premi e le tecniche sono uguali per tutte le razze; tuttavia addestrare cani grandi e cani piccoli richiede delle sfumature che è importante conoscere.
Per iniziare, per esempio, è importante comprendere che il modo un cui un cane piccolo percepisce la grandezza del proprietario è differente. Di conseguenza, sovrastare l’animale, quindi stare in piedi piegandosi in avanti, potrebbe spaventare un cane di piccola taglia. Con i quattro zampe più piccoli è meglio assumere una postura eretta, oppure inginocchiarsi compiendo sempre il gesto di fronte al cane e non sopra. Parlando dei premi, invece, è bene ricordare che i cani grossi hanno uno stomaco più grande, quindi saranno più propensi a continuare il loro addestramento anche dopo un biscotto in più; i cani piccoli si appesantiscono e saziano più velocemente, quindi è meglio dimezzare le razioni di “cibo-premio”.
Importante, inoltre, tenere presente che il cane di taglia grande arriva con facilità alle tasche o alle borse con i bocconcini, quindi prestare molta attenzione a dove si posizione il premio: il posto ideale è dietro la schiena. In fine, seppur considerando che ogni animale ha i suoi tempi di apprendimento e le sue date abilità, può capitare che un quattro zampe piccolo faccia più difficoltà ad imparare i comandi “seduto” o “terra”. Meglio, allora, suddividere l’addestramento in passaggi e movimenti più semplici; in questo modo l’animale imparerà gradualmente e con più facilità.
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