Gatto Bombay, curiosità e abitudini della “pantera da salotto”

Inconfondibile per via del suo manto nero e vellutato e gli occhi dorati, il gatto Bombay è una razza felina molto ricercata come animale domestico. Nonostante il suo aspetto ricordi quello di una, elegante ma selvatica, pantera, questa specie di mici è particolarmente adatta alla vita in appartamento; ama infatti vivere tra le comodità domestiche e si sente a suo agio tra il silenzio e la tranquillità.

Il gatto Bombay trae il suo nome da una piccola pantera diffusa, appunto a Bombay, in India; tuttavia le origini di questa razza felina sono statunitensi. Nasce da una serie di esperimenti intrapresi da un’allevatrice americana, che aveva l’obiettivo di creare un gatto nero dal pelo corto e gli occhi chiari, che assomigliasse ad una pantera. Il Bombay venne poi riconosciuto come razza nel 1970. Il suo aspetto le ha regalato anche il soprannome di “pantera da salotto“, ma la sua indole è tutt’altro che selvaggia.

Il carattere e l’aspetto del gatto Bombay

Dal corpo snello e muscoloso, questa razza di gatto è estremamente agile; il peso può variare dai 3 kg per le femmine ai 5 kg per i maschi. A rendere il Bombay un gatto ricercato e particolare è il suo aspetto; a partire dal manto nero e corto, più chiaro alla nascita ma scurissimo raggiunta la maturità sessuale. La coda folta e le orecchie a punta rendono peculiari le caratteristiche di questo gatto; ed in fine, a donargli rarità sono i suoi occhi grandi e dorati. Per quanto riguarda il carattere ama molto giocare con i bambini, ma si spaventa se sente suoni improvvisi o rumori troppo forti; non ama stare molto tempo da solo ed è estremamente fedele. Si adatta alla presenza di cani in casa, un po’ meno alla presenza di altri gatti. Sono mici che vivono a lungo, anche fino a 20 anni se ricevono le cure adeguate; di conseguenza hanno bisogno di un’alimentazione bilanciata e delle dovute spazzolature al pelo lucido.

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