Al mondo esistono alcuni rapaci che sono stati definiti piromani; a confermarlo uno studio che spiega la verità sugli uccelli che appiccano il fuoco. Pare si tratti di un modo insolito di stanare le prede e rendere più facile la cattura di quest’ultime. La ricerca, condotta tra il 2011 e il 2017 e poi pubblicata sul Journal of Ethnobiology, darebbe conferma ad una teoria che, fino ad allora, sembrava essere solo una leggenda tramandata dagli aborigeni dell’Australia.
Sarebbero almeno tre le specie di rapaci piromani; questi uccelli avrebbero imparato a diffondere le fiamme, con dei bastoncini incendiari, per fare uscire le prede allo scoperto. Le storie tramandate dalla gente del posto, raccontano di alcuni predatori in particolare: il Falco Bruno, il Nibbio Fischiatore e il Nibbio Bruno; questi uccelli durante gli incendi prendono i rametti infiammati per alimentare altri focolai. E se fino ad ora la scienza non aveva mai confermato questa tecnica predatoria, uno studio fa luce sulla faccenda.
Lo scienziato Bob Gosford, ornitologo presso il Central Land Council di Alice Springs, ha raccolto, insieme al suo gruppo di ricerca, diverse testimonianze sul comportamento messo in atto dai rapaci piromani. Un modus operandi costante e ripetitivo ha fatto ipotizzare che gli uccelli compiano questo atto di “piromania” di proposito; i piccoli animali (le prede) per sfuggire alle fiamme escono allo scoperto e così diventano bersaglio facile per i predatori. Dopo aver ipotizzato che si tratti di un atteggiamenti intenzionale, i ricercatori hanno pensato di studiare i rapaci in condizioni controllate, in modo da comprendere bene la tecnica ed, eventualmente, a quante specie appartiene. L’ipotesi più probabile, al momento, è che alcuni rapaci abbiano imparato a controllare il fuoco ancora prima dell’uomo; in questo modo hanno sviluppato la capacità di sfruttare le fiamme a “loro vantaggio” anche in maniera indipendente e senza il controllo umano; come ad esempio, durante gli incendi scatenati dai lampi. Sebbene la teoria resta ancora da chiarire, questa abilità risulta tanto spaventosa quanto affascinante.
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