La Malattia di Marek è una patologia che si diffonde soprattutto tra i pulcini e i giovani polli: i suoi effetti sono estremamente gravi. Si tratta di un disturbo di origine virale ed è causata da un herpesvirus. Prende il nome dallo scopritore, Josef Marek, che nel 1907 ne parlò per la prima volta. Oggi esistono diversi ceppi di questo virus e la Malattia di Marek risulta molto più pericolosa; essa, infatti, è in grado di causare tumori a diversi livelli e, nella maggior parte dei casi, risulta mortale, per questo è importante agire con sistemi preventivi.
La Malattia di Marek si manifesta attraverso alcuni sintomi specifici che, spesso, risultano ad uno stadio difficile da curare. L’infezione può manifestarsi attraverso lesioni alla cute, agli occhi, ma anche con tumori ai visceri e deficit all’apparato nervoso; quando il virus attacca i nervi, il primo sintomo è un’andatura non coordinata, fino ad arrivare ad una paralisi progressiva di ali e zampe. Benché colpisca in genere i pulcini o gli esemplari giovani, si potrebbe riscontrare anche negli anziani, raramente negli adulti.
Cause e prevenzione della Malattia di Marek nei pulcini
Questo morbo è contagioso, di conseguenza la prima causa scatenante della malattia è la vicinanza con animali malati; ma la Malattia di Marek si potrebbe contrarre anche attraverso l’ingestione di cibo e acqua infetti. Questo virus si sviluppa nei follicoli della pelle e nelle penne e si diffonde nell’ambiente attraverso le cellule morte; proprio per questo il rischio maggiore di contrarre la malattia è l’inizio della stagione calda e quando inizia la muta. Purtroppo non esistono ancora cure a questa malattia, ma esistono dei rimedi per poterla prevenire ed evitare il rischio che il pulcino o il giovane pollo muoiano. Prendere animali vaccinati e/o vaccinare i pulcini entro un giorno dalla nascita è il metodo preventivo in assoluto. Trattandosi di sintomi che si possono confondere con altre malattie è sempre necessario richiedere l’intervento del veterinario; anche se la prima cosa da fare è separare l’animale potenzialmente malato dal resto del gruppo, in questo modo, nel caso in cui si tratti di malattie infettive, si potrà arginare il contagio.
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