Una delle domande più ricorrenti che riguarda i serpenti si riferisce ad un’azione che questi rettili sembrano ripetere spesso: sbadigliare. Questi animali si caratterizzano per diversi aspetti che li rendono unici, come il fatto di riuscire a ingoiare prede più grandi di loro stessi; è proprio questa una delle cause che porta il serpente a spalancare la bocca simulando uno sbadiglio. Infatti, la mascella inferiore di un serpente non è collegata a un osso, ma è attaccata ai legamenti che rendono molto più facile per loro muoverla avanti e indietro.
I serpenti sbadigliano a causa dei cibi grandi
Dopo aver mangiato, i serpenti aprono la bocca nell’atto di sbadigliare; ma questo non vuol dire che sono stanchi. Il rettile infatti, dopo il pasto, estende la mandibola mobile per riportarla al suo posto di partenza. Quando infatti queste creature si preparano a mangiare una preda più grande della loro stessa testa, le mascelle si scardinano diversamente dalla loro condizione normale. Inoltre l’atto di sbadigliare in certi casi può aiutare il serpente a spingere il cibo fino allo stomaco. Tuttavia il cibo non è l’unica condizione che comporta lo sbadiglio.
Ottenere indizi dall’ambiente o stato di malessere
Anche se la condizione principale che porta i serpenti a sbadigliare è il riassetto della mascella dopo i “pasti abbondanti”, esistono altre motivazioni che inducono allo sbadiglio. In genere questi rettili ottengono indizi sull’ambiente che li circonda con la lingua; ma in alcuni casi è necessario anche spalancare tutta la bocca. Lo sbadiglio infatti espone l’organo vomeronasale che aiuta l’animale a tradurre i segnali dall’ambiente circostante. Infine potrebbe succedere che il serpente tenga la bocca molto aperta a causa di una malattia, spesso derivata dalla preda di cui si è nutrito. Ad esempio, se il rettile ha mangiato un topo ammalato, la patologia potrebbe essere stata trasmessa al predatore; in questi casi, quando si tratta di un serpente domestico è fondamentale il consulto di un veterinario.