Adottare un cane adulto è una scelta che richiede una particolare predisposizione verso l’addestramento e la pazienza. Addestrare un quattro zampe non più giovane non è impossibile ma, in certi casi, potrebbe richiedere delle tecniche diverse rispetto allo stesso processo effettuato con un cucciolo. Il richiamo, per esempio, è un comando fondamentale; infatti gli animali domestici che acquisiscono la capacità di rispondere a tale richiesta del proprietario sono, in qualche modo, più “liberi” di poter svolgere attività anche all’aperto.
Se di norma, l’addestramento più efficace prevede che l’animale venga educato fin da cucciolo, potrebbe succedere che in queste circostanze questo risulti impossibile. In molti casi (e per fortuna potremmo dire) ci sono persone che scelgono di prendersi cura di un cane adulto. In altri casi, potrebbe capitare che il proprietario non ha dato molto peso alla fase d’addestramento in età giovane, ma desidera che il quattro zampe (ormai cresciuto) lo ascolti appena sente pronunciare il suo nome. Partendo dal presupposto che ogni quattro zampe ha il suo carattere e la sua indole, non è impossibile educare anche un cane adulto al richiamo.
Un primo consiglio utile è quello di iniziare questa fase dell’addestramento in una zona sicura, senza la presenza di altri cani, persone o distrazioni varie; quindi è sufficiente iniziare anche dentro una stanza. Pe prima cosa portare il cane in una stanza diversa e poi chiamarlo con il comando “Vieni” e uno snack appetitoso; ovviamente ogni cane avrà i suoi tempi di apprendimento, ma una volta ottenuto i primi successi in casa, si può pensare a spostarsi all’esterno, procedendo con le stesse modalità. In linea di massima si dovrebbe procedere a premiare sempre il cane per almeno i primi due mesi, successivamente ridurre gradualmente i premi fino al settimo mese d’addestramento, quando si dovrebbe arrivare ad un premio di tanto in tanto. Questo serve al cane per comprendere di aver fatto un’azione corretta.
Importante associare al nome del cane anche il comando “Vieni”: sarà questa parola a dare l’indicazione precisa all’animale. Potrebbe capitare che, in un primo momento, il cane adulto fatichi a tornare; in questo caso esistono degli incentivi: chinarsi a terra e fingere di cercare qualcosa, girarsi di spalle e andare verso una direzione opposta a quella dell’animale, oppure correre per spronare l’animale a seguire il proprietario; si tratta di piccoli trucchi, ma spesso efficaci. Ad ogni modo il punto di partenza è come sempre la pazienza.
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