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Frutta tossica per il gatto: quali sono gli alimenti assolutamente vietati

Alcuni alimenti sono proibiti e pericolosi per gli animali; per quanto riguarda il gatto, ad esempio, esiste della frutta altamente tossica. Non tutto il cibo mangiato dagli umani può essere somministrato ai mici; anche prodotti naturali, come frutta e verdura, potrebbero contenere delle sostanze in grado di provocare seri problemi di salute al felino. Proprio per questo, quando si scegli di allevare un gatto, è bene sapere cosa può mangiare e cosa invece potrebbe rappresentare un grave rischio per la sua incolumità.

L’uva: la frutta più tossica per il gatto

Parlando della frutta, è importante essere a conoscenza del fatto che alcuni alimenti dovrebbero essere assolutamente vietati per il gatto. Se infatti il micio può mangiare, in piccole quantità, mele, pere, banane, kiwi, frutti rossi, anguria e melone, non dovrebbe mai ingerire uva o uva passa; infatti, gli acini di questo frutto contengono una sostanza altamente velenosa che potrebbe condurre anche alla morte del micio. Anche se gli scienziati non hanno ancora riscontrato quale sia la particolare sostanza in grado di provocare l’avvelenamento, l’uva risulta tossica per il gatto in quanto può provocare un’insufficienza renale acuta. I sintomi sono spesso simili ad altri disturbi intestinali: vomito, dolori addominali, diarrea o debolezza, ma altre volte possono aggravarsi fino a sfociare nell’insorgere di calcoli renali. Importante dunque non sottovalutare mai nessun sintomo e avvertire il veterinario.

I frutti con il nocciolo

Oltre all’uva esistono poi altri frutti altrettanto pericolosi per i mici; tra questi alcuni prodotti della natura che contengono il nocciolo (ciliegie, pesche, albicocche…); quest’ultimo contiene cianuro e può provocare soffocamento oltre che avvelenamento. Il cianuro inibisce il normale afflusso di ossigeno anche agli organi vitali. Nel caso in cui il gatto dovesse essere colpito da avvelenamento da cianuro, i sintomi potrebbero essere immediatamente molto gravi: schiuma nella bocca, convulsioni, pupille dilatate, difficoltà respiratorie; in questo caso è importante contattare subito un veterinario, l’unico in grado di salvare l’animale. Tuttavia, data la gravità della situazione, è opportuno adoperare misure preventive e fare in modo che il micio non si avvicini mai a questi frutti pericolosi.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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