Vivace e di compagnia, il canarino potrebbe però soffrire di alcune patologie che rischierebbero di alterare la sua comune allegria. Si tratta, forse, dell’uccellino più ricercato come animale domestico, il giallo sgargiante delle sue piume e il suo delicato cinguettio, lo rendono un volatile molto amato anche dalle famiglie con bambini. Tuttavia anche questo pennuto, ha bisogno di cure specifiche; specialmente quando si tratta di malattie alle quali questa specie potrebbe essere più portata rispetto ad altre.
In genere il canarino non richiede attenzioni impegnative, ma può essere soggetto ad una malattia infettiva che colpisce i suoi occhi. Nota come sinusite infraorbitale o, più comunemente, malattia dell’occhio, questa patologia può procurare non pochi fastidi all’animale. Il primo sintomo evidente è, in genere, un rigonfiamento agli occhi, che possono apparire socchiusi e, a volte, con la congiuntivite. Inoltre, sebbene nella prima fase il canarino potrebbe apparire abbastanza tranquillo, potrebbe strofinare la testa continuamente sul posatoio. Nella seconda fase invece, i sintomi si fanno più intensi.
Sintomi e cure della malattia dell’occhio nel canarino
Dopo la comparsa dei primi gonfiori, passate al massimo un paio di settimane, l’occhio inizia a contornarsi di una tumefazione rossa; successivamente la lesione diventa indolore, dura e giallastra. Il periodo in cui la malattia dell’occhio può colpire il canarino va principalmente da aprile a maggio; ad essere più colpiti sono i soggetti appena svezzati o gli uccellini stressati. Essendo una malattia derivata da un parassita, la cura più adatta prevede, solitamente, un antiparassitario; tuttavia è bene chiedere sempre un consulto veterinario prima di procedere con la somministrazione di qualsiasi terapia. Si tratta inoltre di una malattia contagiosa; quindi, nel caso in cui il canarino ammalato viva con altri uccelli, è opportuno isolare il volatile colpito dalla sinusite infraorbitale. Benché non si tratti di una patologia grave è importante non trascurare mai nessun sintomo; se presa in tempo può essere curata adeguatamente, viceversa potrebbe degenerare in altre infezioni.