Piante velenose per gli uccelli: dalla più innocue alle più tossiche

Nonostante gli uccelli siano abituati a volare tra foglie e arbusti, esistono delle piante velenose che possono, addirittura, risultare letali per il volatile. Usate spesso come ornamento in molte abitazioni, alcune piante potrebbero rappresentare un rischio per gli animali domestici, inclusi i pennuti. Se certi vegetali risultano poco dannosi, altri invece possono diventare una vera arma, inconsapevole, contro l’uccellino. Ecco perché, prima di adottare un volatile, è bene conoscere tutti i fiori o gli arbusti assolutamente sconsigliati.

Narciso e edera piante letali

Tra le piante velenose che, senza dubbio, risultano estremamente tossiche per gli uccelli c’è il narciso; nonostante il suo aspetto davvero incantevole, questo fiore può causare seri problemi gastrointestinali, convulsioni e, nei casi più gravi, persino la morte per il pennuto che ne ingerisce anche un frammento di petalo. Anche l’edera può risultare estremamente pericolosa per un uccellino; oltre infatti a causare: irritazioni, convulsioni, o problemi intestinali, possono anch’esse condurre alla morte del volatile. Tra le piante estremamente tossiche per gli uccelli, anche il natalizio agrifoglio; le bacche di questo arbusto, possono causare vomito e diarrea nell’animale e nei casi più gravi una, conseguente, forte disidratazione.

Altre piante tossiche per gli uccelli

Oltre alle piante considerate più letali, ne esistono alcune altrettanto dannose anche se meno letali; tra queste il ciglio, pericoloso anche per cani e gatti, può causare irritazioni alla bocca degli uccelli. Anche il vischio è in grado di compromettere la salute del pennuto; ogni parte di questa pianta è infatti in grado di provocare: problemi cardiaci, vomito, diarrea e respirazione irregolare. Tra gli arbusti che generano irritazioni agli uccelli anche il filodendro e la stella di Natale; quest’ultima, molto dannosa anche per altri animali, è in grado di provocare anche complicazioni a livello gastrointestinale. Ed infine l‘amarillide, il cui bulbo può provocare, oltre a diarrea e vomito, anche tremori e depressione. In ogni caso dunque, se malauguratamente un volatile è venuto a contatto con una delle piante sopracitate, è sempre opportuno chiedere un consulto veterinario.

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