Panda: la doppia funzione delle macchie presenti nella sua pelliccia

È il tratto distintivo che maggiormente caratterizza i panda; ovvero le macchie nere che si trovano attorno agli occhi e su alcune parti del corpo. Queste chiazze non sono puramente estetiche, ma hanno una doppia funzione. Entrambi gli scopi hanno un’importanza rilevante anche per garantirne la sopravvivenza in natura. Oltre ad essere l’animale simbolo delle specie in via d’estinzione, questo mammifero presenta alcune caratteristiche che lo rendono assolutamente affascinante.

Le macchie presenti in alcune parti del corpo del panda hanno scopi precisi. Ad indagare sulle funzioni delle chiazze bianche e nere dei grandi mammiferi un gruppo di ricerca che ha individuato due aspetti fondamentali. I ricercatori di due diverse università californiane, guidati dallo zoologo Tim Caro, hanno confrontato il pelo dei panda con quello di altri carnivori terrestri e 39 sottospecie di orsi; dai risultati è emerso che le macchie hanno una funzione comunicativa e una mimetica.

I risultati dello studio sulle macchie dei panda

Il gruppo di ricerca delle Università californiane, dopo attente analisi, ha dedotto che le macchie presenti nei panda non servono a regolare la temperatura o a ridurre l’abbaglio del sole. Gli studiosi hanno piuttosto trovato una relazione tra i colori e l’habitat dei mammiferi. Secondo quanto emerso dalla ricerca, le aree bianche su collo, viso, pancia e dorso servirebbero a mimetizzarsi nella neve; mentre quelle nere sulle zampe, le orecchie e attorno agli occhi, servirebbero a nascondersi nell’ombra. La mimetizzazione è utile specialmente durante l’inverno; infatti il panda, mangiando quasi esclusivamente di bambù, non può permettersi di andare in letargo nei mesi più freddi (poiché non incamera abbastanza grasso per resistere), così deve restare attivo tutto l’anno. Ma oltre alla mimetizzazione, esiste una seconda funzione delle macchie e ha a che fare con la comunicazione; le orecchie scure infatti, possono spaventare i predatori e allontanarli, le macchie intorno agli occhi gli permettono invece di riconoscersi tra esemplari della stessa specie.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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