Da anni nel mondo si celebra una ricorrenza che ricorda una specie oggi a rischio estinzione. Il 27 febbraio ricorre la Giornata Mondiale dell’Orso Polare ed è in questa circostanza che si tornano a ricordare i pericoli che minacciano questa specie. Nonostante si tratti dei mammiferi tra i più forti al mondo, la sua resistenza non gli permette di contrastare i cambiamenti climatici e il discioglimento dei ghiacciai che mettono a repentaglio l’habitat dell’orso polare e la sua stessa sopravvivenza.
Su un allarmante report del WWF pubblicato nel 2020, si leggeva: “Da oggi al 2050 potremmo perdere fino al 30% della popolazione di orso polare“. E oggi la situazione sembra essere diventata ancora più drammatica. La Giornata Mondiale dell’Orso Polare è stata istituita proprio per porre un accento su questa drammatica situazione che colpisce i re dei ghiacci. Le stime oggi sembrano piuttosto preoccupanti, tra Groenlandia, Canada, Alaska, la Norvegia, l’Islanda e la Siberia si calcola siano rimasti tra i 16.000 ai 31.000 esemplari di orsi polari.
Giornata Mondiale Orso Polare: come proteggere la specie
Le minacce a cui gli orsi polari si trovano a dover far fronte, sembrano aumentare ogni giorno. Sempre più spesso queste creature sono costrette a spostarsi per moltissimi chilometri per cercare cibo mettendo, non di rado, a rischio la propria vita. Nella Giornata Mondiale dell’Orso Polare è importante ricordare cosa si può fare per evitare l’estinzione di queste creature. Brand Laforest, senior specialist di animali ed ecosistemi artici del WWF del Canada afferma: “L’Artico è la casa di alcuni degli animali più spettacolari del mondo eppure si sta riscaldando a una velocità due volte superiore alla media. I cambiamenti senza precedenti causati dal riscaldamento globale stanno minacciando gli habitat di queste specie“.
Gli esperti rivelano che nel novembre del 2020 si è assistito ad una riduzione della distesa del ghiaccio marino, senza precedenti; in solo cinque anni (dal 2011 al 2016) il numero degli orsi polari è calato del 17% e la situazione non accenna a migliorare. Tuttavia dal WWF fanno sapere che chiunque potrebbe dare un contributo per la salvaguardia della specie; come per esempio, partecipare alle campagne istituite dall’organizzazione mondiale. È importante infatti tenere presente che l’uomo, complice del surriscaldamento globale, può avere un ruolo fondamentale per la conservazione delle specie a rischio.