Da sempre le meduse rappresentano le specie di creature marine tra le più temute. Il loro pericoloso “morso” è infatti spesso fonte di terrore per chiunque se ne trovasse vittima. Tuttavia, il vero pericolo nella medusa, non è la bocca; questi esseri dei mari infatti non mordono, ma ciò che può generare una reazione urticante a livello cutaneo, pari a volte ad ustione di primo o secondo grado, sono i loro tentacoli. Questi sono infatti in grado di produrre una sostanza urticante in grado, nei casi più gravi, di produrre anche shock anafilattico. Ciononostante, non si tratta di aggressori volontari e non tutti gli animali hanno lo stesso grado di pericolosità.
Definiti più propriamente zooplancton gelatinosi, le meduse sono composte prevalentemente da acqua; si tratta di creature innocue ma i loro tentacoli potrebbero risultare addirittura letali. Essi sono composti da cellule che hanno lo scopo di difesa e i filamenti che posseggono sono responsabili delle inoculazioni del liquido irritante. Ma al di là di questo temuto aspetto, le meduse sono senza dubbio creature estremamente affascinanti.
Peculiarità delle meduse
Presenti sulla Terra ancora prima dell’avvento dell’uomo, misteriose e antichissime hanno superato milioni di cambiamenti ambientali senza mai estinguersi. Le meduse si dividono in numerose specie, ciascuna con caratteristiche davvero sorprendenti. La Medusa Criniera di Leone, ad esempio, può raggiungere fino ai due metri di larghezza e i suoi tentacoli possono misurare anche 30 metri di lunghezza. Ad essa si oppone, per misura, la Medusa Irukandji, con un diametro che non supera i 3 centimetri, ma nonostante le sue dimensioni si tratta forse dell’esemplare più letale; il suo veleno pare essere estremamente potente. Tra le caratteristiche che rendono le meduse assolutamente incredibili la loro capacità di avere una vista a 360 gradi; ed infine, a completare un quadro eccezionale di peculiarità, l’esistenza di una medusa che pare essere immortale. Si tratta di una creatura con delle elevate capacità rigenerative; questo non consente agli scienziati di studiare perfettamente il suo processo di invecchiamento, riconoscendola dunque in qualche modo, come immortale.