Dotato di una spiccata intelligenza, il merlo indiano è una delle creature più facili da educare. Ovviamente quando si sceglie di adottare un animale domestico è importante tenere presente che non si tratta di robot o giocattoli; di conseguenza è bene ribadire che ogni creatura conserva le sue modalità di apprendimento. Tuttavia nel caso di questi particolari uccelli esistono delle tecniche precise per agevolare l’insegnamento di alcune parole.
Il merlo indiano è conosciuto anche come Gracula religiosa, in natura si trova soprattutto nelle aree tropicali asiatiche. A questa famiglia appartengono 32 specie differenti, tutte dotate di un lucente piumaggio nero e un becco giallo. Da tempo questo uccello è diventato anche un animale domestico; ma essendo una specie protetta la vendita si restringe a solo 3 specie. Ricercato per le sue abilità e la capacità di riprodurre suoni, parole e a volte anche intere frasi. In natura questa peculiarità è utile per confondere i predatori, nell’ambito domestico è apprezzata per il suo fascino e per la capacità di riprodurre la voce del suo proprietario. Tuttavia, benché per l’animale non risulti complicato copiare suoni e tonalità, è sempre importante non forzarlo mai durante la fase di addomesticamento.
Educare un merlo indiano non è una pratica complicata; si tratta infatti di uccelli molto intelligenti e spiccate doti di apprendimento. Tuttavia, è bene creargli un ambiente confortevole nel quale l’animale possa sempre sentirsi a suo agio. Sistemarlo nella stanza più frequentata dai membri della sua famiglia umana è un buon punto di partenza per permettergli di relazionarsi e apprendere suoni e parole differenti. Questi pennuti hanno bisogno di interagire e per addestrarlo alle prime parole è bene partire sin dai primi giorni del suo arrivo in casa, ripetendo magari alcune parole con frequenza. L’ora giusto per agire è il primo pomeriggio, quando l’animale è maggiormente ricettivo. È necessario rivolgersi sempre con calma al merlo indiano e attirare la sua attenzione in maniera tranquilla; è importante inoltre che l’educatore sia sempre la stessa persona, così da permettere all’animale di assimilare il tono di voce e apprendere più velocemente e con meno difficoltà. Ad ogni traguardo raggiunto, un piccolo premio (in cibo) incentiverà le successive tappe del processo di addestramento.
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