Dopo anni in cui gli animalisti si sono battuti per eliminare la caccia ai cincillà resi animali da pelliccia, questi mammiferi sono oggi ricercati come animali domestici. Appartengono alla famiglia dei Chinchilla lanigera e si caratterizzano per un’indole docile e simpatica. Tra le sue peculiarità vi è il fatto che preferisce dormire di giorno e vegliare di notte. Per questo quando si decide di adottarlo come animale domestico è bene sapersi relazionare con le sue abitudini. È dunque importante educare la creatura a vivere in casa e a dormire dentro la sua gabbia. A tal proposito esistono delle accortezze che non vanno mai sottovalutate.
Per abituare un cincillà alla gabbia è importante che essa sia posizionata in un luogo non umido e privo di correnti d’aria, ma da dove l’animale possa sempre vedere i suoi proprietari. Ma, considerate le “attività notturne” del piccolo mammifero è meglio posizionare la gabbia lontana dalle camere da letto della famiglia umana. È importante inoltre pulire il giaciglio dell’animale, almeno ogni settimana, e dotarlo di una vaschetta di sabbia, nella quale il cincillà possa rotolarsi e ripulire il suo pelo.
Come per la maggior parte degli animali, abituati a vivere in natura, anche il processo di educazione del cincillà richiede pazienza e dedizione. Si tratta di una creatura molto dolce, ma dotata di tempi di apprendimento che possono variare da esemplare ad esemplare; affinché il roditore si abitui alla vita con gli esseri umani è fondamentale non trascurare mai le sue esigenze. Abituarlo alla gabbia, dunque, vuol dire anche dotarla di rametti di legno che il cincillà potrà rosicchiare per limarsi i denti. Nonostante l’animale potrebbe trascorrere gran parte delle ore diurne a dormire, questo non vuol dire che esso debba sempre rimanere rinchiuso in gabbia. Il cincillà potrebbe metterci un po’ di tempo ad abituarsi al nuovo ambiente, ma presto desidererà, per via della sua curiosità, fare parte integrante della famiglia. A tal proposito servirà attrezzare la casa per le sue esigenze; farlo uscire almeno per un’ora alla sera ed evitare possibili pericoli. Ad ogni modo è bene non lasciarlo mai da solo e sorvegliarlo, poiché oltre a rosicchiare qualsiasi cosa, potrebbe rischiare di farsi del male.
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