Il geco crestato è un animale dalle caratteristiche davvero singolari: non solo nell’aspetto, ma anche nel comportamento che lo contraddistingue rispetto ad altri esemplari della stessa famiglia. Un rettile dai colori e i dettagli affascinanti, questo animale viene spesso descritto come una sorta di piccolo drago in miniatura. Si tratta di un animale che, ad oggi, viene scelto anche come domestico; allevarlo infatti sembra non comportare particolari difficoltà. Tuttavia ovviamente non deve mai mancare di cure e attenzioni.
A rendere unico e ricercato il geco crestato sono diverse peculiarità. Questi esemplari infatti sembrano essere particolarmente docili e adatti anche ad appassionati principianti. Tuttavia, nonostante si tratti di un animale molto robusto, ha bisogno di un ambiente molto specifico, per vivere bene. Appartenente alle specie esotiche, il suo nome scientifico è Correlophus ciliatus, per questo infatti è noto anche come geco ciliato. Nonostante si tratti di un rettile dalle dimensioni piuttosto contenute, la sua forza gli permette di essere tra i più adatti ad essere allevati in un terrario; ma come tutti gli esemplari esotici, richiede determinate cure.
Questi esemplari, secondo l’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), sono in uno stato vulnerabile (VU). Le popolazioni presenti in natura infatti sembrano essere in continua diminuzione; per questo motivo è obbligo di ogni tutore trovare un allevatore certificato che possa garantire l’allevamento dell’animale in cattività. Il geco crestato è originario della Nuova Caledonia, abituato ad un clima tropicale, di conseguenza l’allevamento in cattività deve tenere conto di questa condizione quando si procede a ricostruire l’habitat dell’animale. Nonostante si tratti di una creatura molto piccola, è considerato tra i gechi più grandi presenti in natura; le sue dimensioni possono raggiungere infatti dai 20 ai 22 cm. Si dice possa assomigliare ad un drago, poiché ai due lati della sua testa triangolare, ha due caratteristiche creste laterali dorsali. A renderlo particolare infine il suo udito e l’olfatto sviluppati, che contribuiscono a renderlo un animale notturno (almeno in natura).
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