Il piccione viaggiatore è conosciuto in tutto il mondo come infallibile messaggero, dotato di un ottimo spirito d’orientamento. Tuttavia, affinché l’animale possa tornare nella sua colombaia, dopo ogni volo, è importante abituarlo a questo comportamento specifico. Nei secoli passati questo incredibile volatile era adoperato per inviare messaggi importanti ricoprendo anche lunghissime distanze, oggi, con il potenziamento dei mezzi di comunicazione, c’è chi sceglie di adottare questo singolare pennuto come animale domestico.
Diversi appassionati di volatili scelgono di installare voliere o colombaie all’interno dei loro giardini o cortili, per ospitare diversi uccelli come, ad esempio, il piccione viaggiatore. Il periodo di addestramento di questi uccelli si svolge in genere nel periodo primaverile e serve per dare resistenza ai muscoli e per abituarli a volare nel cielo con i suoi spazi sconfinati. L’obiettivo è quella di abituare i colombi su distanze sempre più importanti, insegnandogli a tornare sempre e velocemente alla colombaia. Questo richiede però dei passaggi specifici.
Esistono due tecniche diverse per addestrare i volatili: la prima è detta del “lancio misto“, la seconda del “lancio singolo”; il primo caso è quello considerato più efficace. Consiste nel prendere esemplari di diverse colombaie e unirli per fare un lancio che sarà molto competitivo; in questo caso si effettuano 2 lanci, il primo su una distanza che non deve superare i 40 km il secondo intorno ai 60 km. La distanza va aumentata gradualmente in modo da fare abituare il piccione a piccoli passi.
Quando si addestrano i volatili è importante prendere alcune importanti precauzioni; innanzitutto i lanci non dovrebbero mai essere effettuati in prossimità di fiume, gole o dirupi. In secondo luogo, è fondamentale tenere la distanza da centrali elettriche, aeroporti ed ogni “costruzione umana” che potrebbe risultare pericolosa per il volo dell’uccello. Questi animali sono dotati di un ottimo spirito di orientamento e di una sorta di “bussola interna”; ovvero il fenomeno scientifico noto come magnetoricezione, che gli permette di percepire il campo magnetico terrestre. A questo si aggiungono grandi capacità olfattive e l’orientamento grazie al sole. Proprio per questo non risulterà difficile abituarli a tornare alla colombaia; l’importante è avere pazienza e procedere senza limitazioni, ma gradualmente.
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