I coccodrilli piangono dopo aver mangiato? La verità su questa credenza

Versare lacrime di coccodrillo” è uno dei modi di dire più diffusi quando si vuole indicare un falso pentimento. Questo deriva dalla credenza, secondo la quale, i coccodrilli dopo aver mangiato la loro preda si concedano un pianto “liberatorio”. Tuttavia, sebbene sia vera la presenza di lacrimazione a volte piuttosto copiosa, nel predatore non è presente alcuna forma di pentimento. A questo punto non resta che interrogarsi su cosa generi il pianto del coccodrillo. La spiegazione è come sempre scientifica.

“Lacrime di coccodrillo”

I coccodrilli sono rettili molto particolari; essi,, a differenza di altri animali, non hanno le ghiandole sudoripare e quindi non sudano. Tuttavia, come molti altri esseri viventi, hanno bisogno di espellere i sali che nel tempo si accumulano nell’organismo e per farlo utilizzano proprio la lacrimazione. Pare inoltre che questa non è l’unica spiegazione che giustifica il pianto del coccodrillo; alcuni scienziati rivelano anche perché questo fenomeno si possa verificare durante la consumazione del pasto del predatore. Ma benché si tratti di un mito difficile da sfatare, pare sia abbastanza confermato che il coccodrillo non provi pentimento verso la sua preda.

La verità dietro al mito

La lacrimazioni dei coccodrilli ha spiegazioni meramente fisiologiche: le lacrime versate dai grossi predatori hanno lo scopo di ripulire e lubrificare il bulbo oculare, in modo che venga facilitato il movimento della seconda palpebra che protegge l’occhio del rettile durante l’immersione in acqua. Inoltre le ghiandole lacrimali del coccodrillo sono vicine a quelle salivari, quindi quando mangia esse potrebbero stimolarsi a vicenda e procurare quel “tanto famoso” pianto, che non rappresenta però tristezza nei confronti della preda. Interessante anche ricordare, a tal proposito, che esiste una patologia conosciuta come la sindrome di Bogorad, caratterizzata dalla lacrimazione del soggetto durante la masticazione; questa malattia è spesso detta anche sindrome delle lacrime di coccodrillo, proprio in riferimento al comportamento, appena citato, del rettile.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

Recent Posts

Decorazioni natalizie, attento a quali metti in casa: queste diventano pericolose per cani e gatti

Se hai un cane e/o un gatto in casa attenzione a queste decorazioni natalizie, possono…

7 minuti ago

Se hai un gatto anziano in casa fai attenzione a queste malattie: come prevenirle

Sei il proprietario di un gatto anziano che vive in casa? Attenzione a questi malattie…

12 ore ago

Se hai un cane husky, leggi qui: a quali sintomi e malattie devi stare attento

A quali sintomi e a quali malattie stare attenti se sei un proprietario di un…

23 ore ago

Perché i cani sospirano? Che cosa significa e perché prestare molta attenzione

Sarà capitato a tutti di vedere, e sentire, un cane sospirare mentre si trova in…

1 giorno ago

Cosa significa il nastro giallo sul collare dei cani: attenzione a questi simboli

Il movimento del nastro giallo: mettere sul collare del cane questo colore trasmette un messaggio…

3 mesi ago

Bonus 2024 per cani, gatti e animali domestici: requisiti e quanto ti spetta

Bonus animali domestici: una novità importante iniziata nel 2024 che consente di risparmiare qualcosina per…

3 mesi ago