Tra i mammiferi gli elefanti vengono descritti come gli animali con la memoria più inossidabile. Il fatto che queste creature riescano a ricordare una moltitudine di situazioni, sembra non essere solo una leggenda. Secondo una ricerca condotta da professor George Wittemyer, della Colorado State University, pare sia stato possibile dimostrare l’importanza della memoria negli elefanti. Lo studio, pubblicato sul Proceedings of the Royal Society-B, ha infatti rivelato non solo che i pachidermi siano realmente dotati di eccezionali capacità mnemoniche, ma come quest’ultime permettano agli elefanti di sopravvivere in ambienti molto difficili.
La ricerca, intitolata Elucidating the significance of spatial memory on movement decisions by African savannah elephants using state-space models, ha permesso di compiere importanti passi avanti sulla conoscenza degli elefanti. I ricercatori hanno analizzato gli spostamenti dei pachidermi nell’Etosha National Park, in Namibia; grazie ad innovativi sistemi di rilevazione, gli scienziati hanno notato come il branco si spostasse in modo rapido e diretto verso le fonti d’acqua. La ricerca spiega infatti che gli animali sceglievano sempre la via più breve, verso le sorgenti più vicine. Questo particolare comportamento pare possa derivare dall’utilizzo della memoria da parte degli elefanti.
L’importanza della memoria negli elefanti
Secondo quando si apprende dallo studio, i pachidermi hanno la grande capacità di ricordare la struttura del loro habitat. Leo Polansky, autore principale della ricerca, ha spiegato: “Valutare il loro comportamento relativamente alla scelta delle riserve d’acqua, fra quelle comparabilmente vicine, rappresenta una grande opportunità per studiare i loro processi decisionali e come questi siano influenzati da fattori sociali e ambientali“. In pratica, grazie ad un processo di memorizzazione, gli elefanti sono in grado di percorrere distanze più brevi, risparmiando energie. Il professore Polansky conclude, sottolineando quanto la memoria sia importante per i pachidermi al fine della sopravvivenza. “Avevamo già analizzato la capacità degli elefanti di riconoscere il territorio,– spiega l’esperto- ma era difficile stabilire quanto grande fosse la loro memoria visiva in ambiente selvaggio. Questo studio dimostra ora una loro intricata capacità cognitiva dello spazio“.