L’anatra muta: caratteristiche della razza e la verità sulla sua voce

Tra le razze di volatili più particolari può senza dubbio essere inserita l’anatra muta; di questo esemplare esistono tante caratteristiche peculiari anche relative alla sua voce. Benché il nome potrebbe far pensare ad un animale completamente afono, la verità sembra essere leggermente diversa. Si tratta di un animale dalle abitudini e dall’aspetto molto singolare e a differenza di altri esemplari, appartenenti alla sua specie, è facilmente riconoscibile per alcuni tratti inconfondibili.

Peculiarità del volatile

L’anatra muta, conosciuta con il nome scientifico di Cairina moschata, o anatra muschiata, è originaria dell’America del Sud, tuttavia oggi è diffusa in molti altri paesi fino all’Europa. Più rara rispetto ad altre specie maggiormente presenti nel territorio europeo, questo volatile è famoso per diverse peculiarità. Appartenente alla famiglia degli Anatidi, ad oggi sembra sia l’unica specie nota del genere Cairina. Si tratta di un esemplare con uno spiccato dismorfismo sessuale; ovvero i maschi sono evidentemente molto più grandi rispetto alle femmine. Nonostante siano capaci di volare molto bene, preferiscono planare sul terreno o sulla superficie dell’acqua. Una particolare caratteristica relativa al loro aspetto appartiene al maschio, che presenta attorno all’occhio e sulle guance delle caruncole molto evidenti nere o rosse, che conferiscono all’animale una specie di “maschera” sopra il becco. Tuttavia a suscitare particolare curiosità è la sua voce.

La verità sulla voce dell’anatra muta

Proprio a causa del suo nome, potrebbe essere credenza diffusa il fatto che questo animale sia privo di voce. In realtà l’anatra muta è tutt’altro che afona. Con molta probabilità venne chiamata così perché, alla sua scoperta, venne notata una differenza con la sua “cugina europea” (unica specie all’epoca conosciuta) estremamente chiassosa. In realtà questi volatili sono in grado di produrre una moltitudine di suoni diversi simili a soffi o sibili. Tuttavia quando sono agitati i suoni emessi, in genere più bassi, possono aumentare di volume fino quasi a raggiungere quello delle “cugine” chiassose; il maschio in particolare è in grado di emettere delle espirazioni gutturali, a volte, anche piuttosto intense. A questo punto sembra sfatato il mito secondo il quale l’anatra muta sia afona; è più preciso dire che questi animali hanno la voce, ma i loro toni sono, a tratti, più pacati.

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