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Abituare i cavalli all’acqua: come comportarsi in caso di paura

Molto spesso i cavalli possono apparire timorosi rispetto a situazioni che non riescono a controllare. La paura dell’acqua potrebbe rientrare tra i terrori che l’animale può sviluppare fin da puledro; proprio per questo, durante la fase di addestramento, è importante capire tutti i segnali dati dal cavallo e sapere come potersi comportare in ogni circostanza. Come la maggior parte della popolazione del regno animale, anche queste creature esprimono le loro sensazioni attraverso il linguaggio del corpo; quindi il primo passo è quello di prestare attenzione all’atteggiamento dell’equino.

Attraverso i movimenti delle orecchie, della coda o del muso i cavalli sono in grado di comunicare il loro stato d’animo. Inoltre, essendo il cavallo in natura una preda, ha sviluppato dei tipici atteggiamenti di fuga o difesa che manifesta quando è intimorito. Tra i gesti più comuni: la sgroppata o l’impennata; ma può anche allargare le narici e soffiare, oppure agitare la coda. in ogni caso questi segnali rappresentano uno stato di disagio nell’animale causato da nuovi stimoli visti a volte come potenziali pericoli; tale è il caso dell’acqua.

Come abituare i cavalli all’acqua

Il processo che prevede il sostegno del cavallo verso l’abbattimento delle sue paure ha un nome ben specifico: desensibilizzazione. Si tratta di un percorso che s’intraprende fin da quando il cavallo è un puledro e successivamente durante il periodo della sua crescita. Nel caso dell’acqua non tutti i cavalli potrebbero reagire nello stesso modo; proprio per questo esistono diversi modi per aiutare il cavallo ad affrontare e superare questa paura. Innanzitutto, sarebbe una prassi corretta avvicinarsi lentamente all’acqua, ma sostenendo l’animale con le gambe; allentare le retini per far annusare l’acqua al cavallo e poi provare ad attraversare il ruscello o il torrente. Se il cavallo si mostra incerto è meglio non forzarlo. Un tono di voce pacato, le carezze e allentare le retini, potrebbero essere un ottimo punto di partenza per abituare l’animale. In ogni caso, come in tutte le fasi d’addestramento, è necessario sempre aspettare che l’animale si senta pronto; quando questo avverrà l’animale vi farà capire che avrà preso confidenza con l’acqua e probabilmente vorrà anche sdraiarsi dentro al letto del ruscello.

Francesca Perrone

Cultura, Ambiente & Pets Messinese trasferita a Roma per gli studi prima in Scienze della Comunicazione Sociale presso l'Università Pontificia Salesiana, con una tesi su "Coco Chanel e la rivoluzione negli abiti femminili", poi per la specializzazione in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo alla Sapienza. Collabora con l'Agenzia ErregiMedia, curando rassegne stampa nel settore dei rally e dell'automobilismo. La sue passioni più grandi sono la scrittura, la moda e la cultura. Responsabile dei blog di VelvetMAG: VelvetPets (www.velvetpets.it) sulle curiosità del mondo animale e di BIOPIANETA (www.biopianeta.it) sui temi della tutela dell'ambiente e della sostenibilità.

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