Diversi proprietari di gatti avranno notato come i felini non siano tutti uguali tra di loro. Ogni animale ha infatti un suo carattere ben definito, che spesso può dipendere anche dalla razza di appartenenza. Se infatti generalmente si è portati a pensare ai mici come animali coraggiosi, esistono alcune razze di gatti paurosi. Tra questi sicuramente alcuni sono più timidi, altri più introversi e altri ancora più riservati; ma tutti sembrano essere accomunati da una caratteristica condivisa: essere particolarmente schivi e diffidenti. Secondo quanto si legge sul sito Amore a quattro zampe, tra le razze in assoluto più timorose rientrano: il Certosino, il Siberiano, il Mau Egiziano e l’Ashera.
Il Certosino e il Siberiano
Il Certosino, con il suo manto simile al velluto, rientra tra le razze dei gatti più paurosi; tuttavia sono felini molto docili e mansueti. Sembra essere un gatto piuttosto timoroso, tanto che in presenza di un conflitto preferisce fuggire e rifugiarsi in un poso tranquillo. Al “secondo posto”, considerato quasi un gatto reale con il suo pelo lungo ed elegante, anche il Siberiano rientra tra le razze più timorose. Robusto nel corpo, ma calmo e docile nel carattere. Timoroso e molto timido nei confronti degli estranei, riesce per ad essere però molto socievole con la sua famiglia. Quando si parla di gatti paurosi, in linea di massima, si parla di razze più tranquille e mansuete rispetto ad altre e in certi casi più timide o con una maggiore tendenza a spaventarsi.
Gatti paurosi dall’indole tranquilla
Tra le razze di gatti paurosi rientra anche il gatto con le origini più antiche: il Mau Egiziano. Questi mici hanno in genere un carattere poco espansivo con gli estranei, con i quali appaiono spesso schivi e intimoriti; tuttavia quando individuano il proprietario sono in grado di donare molto affetto. Anche l’Aschera è un gatto dall’indole tranquilla e silenziosa; difficilmente, questi mici, si lasciano avvicinare e prendono confidenza solo quando raggiungono un grande livello di fiducia. In ciascuno di questi casi, comunque, è bene sapere che non bisogna mai forzare gli animali a relazionarsi, ma è importante che siano loro stessi a trovare il loro equilibrio.