Una spaventosa invasione di formiche volanti ha terrorizzato gli abitanti di Treviso; secondo il racconto dei presenti gli insetti alati avevano ricoperto le strade del centro abitato costringendo i residenti a barricarsi in casa. Il fatto è avvenuto appena qualche settimana fa e ha diffuso il panico in tutta la città. Secondo quanto si apprende da TgCom24, lo sciame enorme ha invaso in particolare alcuni quartieri che si sono ritrovati a chiudere le porte non solo di case, ma anche di negozi e bar. Lo spavento tra la gente, che all’improvviso si è trovata in mezzo ad un vero e proprio “ciclone” di formiche, è stato tato.
Dal racconto dei presenti, la spaventosa invasione di formiche volanti sembra essere arrivata in maniera del tutto inaspettata. Molti cittadini hanno spiegato che gli insetti non erano grandi e non sembravano nemmeno pericolosi, ma a generare il terrore il fatto che ne fossero comparsi a migliaia. Le strade di diversi quartieri sono state letteralmente ricoperte e molti proprietari di attività hanno spiegato l’impossibilità di poter lavorare. Qualcuno ha descritto la scena come “Biblica” e i passanti che si trovavano a piedi o in bicicletta sono corsi a cercare un riparo.
Il mistero sull’invasione delle formiche volanti
Tuttavia, nonostante il fenomeno abbia fatto molto scalpore, pare sia rimasto il mistero sulla vicenda. In tanti infatti si sono interrogati sull’invasione di formiche volanti, ma nessuna spiegazione concreta pare aver risposto alla curiosa domanda. Gli insetti si sono “radunati” nel giro di pochi minuti invadendo letteralmente il quartiere Fiera a Treviso. Attività e case hanno chiuse porte e finestre e i cittadini hanno aspettato impotenti che il fenomeno si dileguasse. Secondo quanto riferito in seguito all’accaduto, pare che le migliaia di formiche volanti non abbiano arrecato danni a cose o persone, ma tuttavia il panico è stato, senza dubbio, indescrivibile. Uno dei presenti ha rivelato, come riporta TgCom24: “Mi sono trovato letteralmente circondato. Le sedie, i tavoli esterni e anche quelli interni. Mi sono addirittura trovato le formiche sulle griglie. Erano minuscole. Ma talmente tante da impedirci di lavorare“.
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