Questa donna si sta dirigendo a lavoro quando sente dei lamenti provenire da uno scatolone in strada. La donna, che in realtà è una volontaria, decide di avvicinarsi: sta per fare una scoperta agghiacciante.
Fortunatamente questa donna passa al momento giusto nel posto giusto. Sta andando a lavoro, è una volontaria, e forse anche questo la spinge a fermarsi e indagare meglio. Sente dei lamenti provenire da uno scatolone in strada e comprende subito che possa trattarsi di qualcuno in cerca di aiuto. Non sbaglia.
La donna si chiama Meghan Lynch, è una volontaria della Associated Humane Tinton Falls nel New Jersey. Sta andando proprio a lavoro, verso il rifugio presso il quale lavora, quando scorge lo scatolone sospetto sul marciapiede. Ovviamente sono i lamenti ad incuriosirla e preoccuparla. Così si avvicina e fa una scoperta sconvolgente: la scatola è stata lasciata chiusa sotto il sole cocente ai margini della strada. Ma cosa si nasconde al suo interno? Di chi sono quei tristi lamenti?
Lamenti da uno scatolone sospetto: la cagnolina abbandonata e sporca
Kim Tambora, coordinatrice dell’ufficio marketing dell’associazione, ha commentato in seguito: “Ovviamente il nostro istinto ci porta ad aprire le scatole perché di solito non c’è mai nulla di buono all’interno”. E così ha fatto Meghan, anche lei volontaria animata da questo istinto. Nel cartone trova una cagnolina aveva dal pelo sporco e maleodorante. Coperta dalle sue stesse feci e dalle sue urine, costretta a fare i suoi bisogni in quella scatola chiusa per chissà quanto tempo.
Terrorizzata, affamata, sporca e impaurita, la cagnolina è in pessime condizioni ma incredibilmente è ancora viva. A colpire i volontari del rifugio, dove Meghan decide di portare subito il cucciolo, però è qualcos’altro. Sotto l’animale c’è un foglio di carta dove si legge: “Ciao, l’ho trovata mentre facevo le pulizie! Non ho idea di cosa fare e spero che tu possa aiutarla”. Un messaggio assurdo, una giustificazione di poco conto per spiegare un gesto crudele. Tambora infatti ha dichiarato: “Se andassi in una casa per fare le pulizie e mi accorgessi di un cagnolino tenuto in questo modo chiamerei subito la polizia. Mi sembra molto strano che qualcuno possa averla presa da una casa per portarla qui”.
Le cure per Halle: oggi sta bene
La cagnolina è stata subito accolta dal rifugio che l’ha rinominata Halle. Curata in una zona fresca dell’area, poiché aveva urgente bisogno di abbassare la sua temperatura corporea, poco a poco ha iniziato a stare meglio. Ripulita con cura dal veterinario, Halle è tornata in forze per quanto possibile: “Non l’abbiamo neanche sedata per tosarla, è molto dolce e la piccola stava soffrendo. Si è seduta e ci ha fatto lavorare”.
Secondo i veterinari Halle dovrebbe avere circa 10 anni ed è affetta da una brutta cataratta: la cagnetta è completamente cieca. “All’inizio eravamo molto preoccupati ma lei è bravissima. Si è persino messa comoda sul divano. È comunque una vecchietta e le sue zampe posteriori sono un po’ rigide e non cammina bene. Siamo felici di averla trovata e ora ci prenderemo noi cura di lei. Speriamo di trovarle presto una casa per sempre”.