Creatura enorme spiaggiata, lunga 23 metri e senza vita: il ritrovamento agghiacciante

23 metri di lunghezza, dimensioni enormi: la creatura spiaggiata è stato ritrovato sulle coste dell’Indonesia. Uno spettacolo tragico, che ha impressionato spiaggianti e passanti, ma che soprattutto ha preoccupato la comunità scientifica per le sorti della fauna aquatica. Ecco la storia della balena arenata in spiaggia.

Il fatto è avvenuto sulle coste dell’Indonesia e la vicenda ha impressionato tutti, soprattutto i biologi marini che sono preoccupati per la fauna acquatica. Secondo quanto si apprende, dopo aver visto la creatura “gigante” vicino alla riva, in centinaia si sono recati sul posto per vederla da vicino. Molti raccontano la scena tra meraviglia e panico. La balena enorme trovata spiaggiata ha suscitato molta curiosità tra i presenti. Purtroppo però, la creatura era morta. Sulle cause del decesso aleggia ancora il mistero. 

Spiaggiata e senza vita: il ritrovamento della balena enorme

Dopo l’avvistamento fatto sulle coste dell’Indonesia, nella citta di Kupang sull’Oceano Pacifico, sul posto sono giunte la Guardia Costiera e le autorità locali. Purtroppo la balena enorme della specie Eschrichtius Robustus è stata trovata priva di vita. Si tratta di un esemplare noto anche come balena grigia e le sue dimensioni raggiungono spesso misure spettacolari; la creatura trovata arenata, era lunga 23 metri. Purtroppo rimane incerta la causa della morte e sono ancora in corso tutti gli accertamenti. La triste scoperta ha fatto temere che si possa trattare di un nuovo caso di avvelenamento da plastica. La vastità di rifiuti che ricopre il nostro mare da ogni parte, è ad oggi una delle principali cause della morte di molte creature marine.

Sulla tragica fine della balena enorme ritrovata sulle coste dell’Indonesia non si hanno ancora risposte concrete; se l’inquinamento potrebbe essere una delle possibili cause, esistono anche altre possibilità. Potrebbe essere stata investita da una petroliera, trascinata dalle correnti, sfuggita drammaticamente ad un tentativo di cattura o l’ipotesi meno drammatica: il decesso per cause naturali. I biologi marini stanno effettuando tutti i controlli del coso e presto, si spesa, sapranno trovare una risposta.

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